Palazzi & potere
Lite Renzi-Gentiloni; non solo Cipe

Gentiloni non si smarca dall'abbraccio delle più alte cariche dello Stato
Era forse inevitabile, vista la diversa caratura psicologica dei personaggi, il diverso passato e probabilmente il diverso futuro. Eh già perché nessuno se lo aspettava, magari così presto, ma sta accadendo: sono sempre di più le divergenze tra l'attuale premier e il suo predecessore. Ormai è un susseguirsi di telefonate e discussioni. Questione di deleghe (quella dei servizi che Gentiloni ha tenuto per sé, ma non solo).
C'è in ballo la delega del Cipe che ancora non è stata formalizzata a Lotti ma soprattutto c'è un approccio alle cose della politica, troppo diverso tra i due per poter essere sanato. E mentre Renzi appare sempre più debole tanto da rinunciare al camper, ai bagni di folla (paura di contestazioni) e al tanto agognato anticipo del Congresso Pd, il vero punto di disaccordo è sulla durata del governo.
L'accusa che fa Renzi all'attuale premier è di non fare abbastanza o nulla per smarcarsi dall'abbraccio delle più alte cariche dello Stato (Quirinale, Consulta, Grasso e Boldrini) che spingono all'unisono per andare a scadenza naturale della legislatura.
E Renzi non potrà farci proprio nulla a meno che non ci metta la faccia sull'apertura della crisi, assumendosi lui e il Pd tutta la responsabilità di mandare a casa un governo che hanno, loro più di tutti, voluto. Ma questo sarebbe troppo anche per Matteo Renzi e il suo Pd.