Politica

Pd, Renzi lascia e si fa il suo partito se Zingaretti vince le primarie Pd

Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

Primarie Pd, strategia e obiettivo dell'ex segretario Matteo Renzi. Verso le primarie Pd

Primarie del Partito Democratico confermate dalla Direzione (ok anche al regolamento) per domenica 3 marzo con Matteo Richetti che si fa da parte ufficialmente e appoggia la candidatura a segretario di Maurizio Martina. Dietro le quinte, Matteo Renzi e i suoi fedelissimi sono in movimento con i comitati civici del senatore di Scandicci che, seppur ufficialmente neutrali, si stanno preparando a fare campagna elettorale a favore dell'ex ministro dell'Agricoltura o di Marco Minniti.

Il primo step della strategia di Renzi è stato favorire la nascita del ticket tra Martina e Richetti e l'obiettivo non dichiarato è fare di tutto affinché Nicola Zingaretti non diventi il leader del Pd. Infatti, come Affaritaliani.it ha scritto lunedì scorso (leggi qui), in assemblea è pronta l'alleanza tra Minniti e Martina per superare in termini di delegati il Governatore del Lazio che così non diventerebbe segretario nemmeno se arrivasse primo (come dicono i sondaggi), a meno che non riuscisse a superare il 50% dei voti. Il segretario sarebbe quindi chi arriva davanti tra Minniti e Martina con l'altro nel ruolo di vice. In base allo statuto del Pd qualora alle primarie nessun candidato riuscisse a raggiungere almeno il 51% dei voti popolari il segretario verrebbe eletto dall'assemblea nella quale vengono rappresentati in maniera proporzionale rispetto ai voti ottenuti i delagati dei candidati in corsa. In teoria, quindi, se il secondo e il terzo classificato si mettono insieme possono stoppare l'elezione del primo.

Ma attenzione, qualora Zingaretti riuscisse a spuntarla e diventasse segretario a quel punto sarebbe pronto il colpo di scena. Renzi e i suoi comitati civici, insieme a Maria Elena Boschi e ad altri fedelissimi, uscirebbero dal Partito Democratico per fondare un loro movimento centrista simile a En Marche! di Emmanuel Macron. Un nuovo soggetto politico che alcuni recenti sondaggi danno intorno all'8-9%. In sostanza l'ex presidente del Consiglio, che ufficialmente si tiene fuori dalla partita delle primarie, o 'vince' con Martina o Minniti leader (per poi condizionare la linea politica del Nazareno) oppure lascia il Pd se Zingaretti diventa segretario.