Pd, Richetti: il nostro obiettivo non sono le larghe intese con Berlusconi - Affaritaliani.it

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Pd, Richetti: il nostro obiettivo non sono le larghe intese con Berlusconi

Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

Intervista di Affaritaliani.it a Matteo Richetti, neo portavoce della segreteria del Partito Democratico


Ormai è sicuro che si va all'approvazione di una legge elettorale proporzionale sul modello tedesco, o sbaglio?
"C'è un dialogo tra le forze politiche che sta portando a questo tipo di soluzione. Ma gli accordi vivono delle soluzioni parlamentari e a questo punto dobbiamo ancora arrivare. Vediamo come queste ipotesi di lavoro si traducono in concreto nella Prima Commissione e poi in Aula nei prossima giorni".

Sarà un proporzionale puro o ci saranno correttivi maggioritari?
"Renzi è stato chiarissimo, non rinunciamo ai collegi e al fatto che il nome dei candidati sia scritto sulla scheda elettorale. Ma non prendiamoci in giro, questi non sono correttivi maggioritari. Però il fatto che la soglia di sbarramento del 5% non si debba toccare consentirà di evitare un'eccessiva frammentazione e quindi sarà più facile trovare una maggioranza in Parlamento".

Elezioni a settembre, ormai è praticamente sicuro...
"La data delle elezioni viene decisa dal Capo dello Stato".

Sì, certo, ma tutti dicono che si vota dopo l'estate...
"Quello che dicono tutti non mi interessa. Da parlamentare e da dirigente politico devo rispettare la Costituzione, secondo la quale la data delle elezioni viene decisa dal Presidente della Repubblica".

Ma con questa legge elettorale o il Pd prende almeno il 45-46% dei voti o dovrà fare alleanze in Parlamento. Con chi?
"Noi faremo una campagna elettorale mettendo al centro il lavoro, la crescita economica e il bene del Paese. Certamente non faremo una campagna partendo dal presupposto che ci saranno le larghe intese".

Sì, ma dopo il voto alleanze con la sinistra, con Forza Italia? Dubito con Lega e 5 Stelle...
"La questione non è escludere qualcuno. Il punto è vedere in Parlamento con quali forze politiche c'è una maggiore vicinanza sui punti programmatici e su ciò che si intende fare per il bene del Paese".

Disoccupazione in aprile in forte calo all'11,1% (leggi qui), un successo del governo Renzi?
"Chi dice che i bonus non funzionano, gli 80 euro sono una misura elettoralistica e il Jobs Act non ha prodotto effetti...adesso ha una risposta oggettiva. Oltre 800.000 posti di lavoro creati, il più alto tasso di crescita degli ultimi otto anni con la disoccupazione giovanile che è dieci punti in meno rispetto all'inizio del governo Renzi. Questi dati parlano da sé e, forse, dovremmo rivedere il giudizio troppo sbrigativo che si è dato delle misure economiche del governo Renzi".