Poletti, Forza Italia lascia libertà di voto sulla sfiducia al ministro - Affaritaliani.it

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Poletti, Forza Italia lascia libertà di voto sulla sfiducia al ministro

Berlusconi flirta con Gentiloni

Ecco pronto il 'soccorso azzurro' al governo Gentiloni. Forza Italia, infatti, si prepara ad andare in ordine sparso sul caso Poletti. Allo stato, infatti, in attesa di un input da Arcore, non c'è ancora una linea ufficiale. Né sono state convocate a breve riunioni con i parlamentari per definire una strategia comune. Forse è troppo presto. Fatto sta che questo clima di incertezza aumenta la confusione tra i senatori forzisti che saranno chiamati a votare la mozione di sfiducia individuale nei confronti del ministro del Lavoro.

Nell'Aula di Palazzo Madama, Poletti tiene un'informativa sulle frasi pronunciate sui giovani italiani all'estero (oggetto di polemiche nei giorni scorsi), ma per il voto bisognerà aspettare la calendarizzazione in una conferenza dei capigruppo, attesa per la prossima settimana. In vista di questo appuntamento, dunque, il partito di Silvio Berlusconi resta diviso tra chi, in coerenza con il ruolo di opposizione, non voterà mai la fiducia al governo Gentiloni, né tantomeno a un suo ministro, e chi è scettico sul da farsi e rischia di essere etichettato come filo-governativo.

Il primo a schierarsi contro Poletti è Maurizio Gasparri, che chiederà una riunione del gruppo forzista al Senato per affrontare la questione. "Io - spiega l'esponente ex Alleanza Nazionale - sono orientato a votare la sfiducia a Poletti, non tanto per la vicenda del figlio e per le frasi infelici del ministro, ma perché voglio dedicare il mio voto a Caprotti, che con 'Falce e carrello' ha descritto la protervia del sistema delle coop rosse di cui Poletti per anni è stato il vertice supremo e grazie a quella carriera è stato sbalzato all'incarico governativo".

"Personalmente - sottolinea Gasparri - proporrò al gruppo di votare la sfiducia a Poletti, in quanto esponente della galassia delle coop rosse, e anche come atto postumo di riconoscimento alla battaglia di Caprotti". "Serve, dunque, una riunione del gruppo di Forza Italia - continua - perché abbiamo varie questioni da risolvere. Da un lato, Forza Italia tradizionalmente è sempre stata ostile alle sfiducie individuali, intese come strumento. Dall'altro lato, mi chiedo: se non votiamo la fiducia al governo Gentiloni, non vedo perchè non dovremmo evitare di sfiduciare Poletti". Sulla stessa linea Lucio Malan: "Abbiamo votato no alla fiducia al governo Gentiloni, non vedo come potremmo votare diversamente su Poletti, che è uno dei personaggi più imbarazzanti di questo esecutivo, anche prima delle sue incredibili parole sui giovani italiani all'estero.

Fin qui Gasparri e Malan. Ma, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, l'ex Cavaliere non intende prendere una posizione netta e chiara contro Poletti, lasciando quindi la possibilità che alcuni singoli senatori aiutino il ministro del Lavoro, come primo step di quella "massima disponibilità" garantita poco prima di Natale a Gentiloni. D'altronde, osservano in Parlamento, Berlusconi ha tutto l'interesse a non fare la guerra al premier sia per la vicenda Mediaset-Vivendi sia per l'attesa sentenza della Corte di Giustizia Ue sulla Legge Severino che riguarda personalmente e direttamente il leader azzurro.