Raggi contrattuali.La Sindaca chiama in Campidoglio un esercito di consulenti - Affaritaliani.it

Politica

Raggi contrattuali.La Sindaca chiama in Campidoglio un esercito di consulenti

La Raggi fa una delibera ogni 5 giorni per assumere un consulente esterno

Virginia Raggi, la sindaca che prima della campagna elettorale propinava il motto “No ai privilegi, ai favoritismi, ai parenti e parentopoli” si è comportata nei fatti ben diversamente.

Infatti da quando si è insediata al Campidoglio a luglio 2016 ha fatto 155 delibere (una ogni cinque giorni) di cui ben 48 riguardano l’assunzione a tempo determinato di esterni -con ben 77-chiamati a collaborare con la giunta, come riporta oggi il Corriere della Sera.

Per avere un metro di paragone possiamo ricordare che l’ex Sindaco Marino in tre anni aveva prodotto 57 delibere in tal senso corrispondenti a 83 contratti di collaborazione.

Quindi i numeri mostrano impietosamente l’andazzo delle nomine esterne in Campidoglio ben superiore al passato.

La stessa Raggi, in campagna elettorale propinava affermazioni come questa “Abbiamo tanti dipendenti che non sono sfruttati appieno”.

Dipendenti che devono essere misteriosamente scomparsi nel frattempo.

Tra i vari consulenti ricordiamo Sabrina Marsiglia -dirigente della polizia locale di Montesilvano che voleva ricongiungersi al marito, Nicola Zupo ex capo della Mobile ora in servizio a Palazzo Chigi. Stipendio ora a carico del Comune più l’inevitabile “adeguamento” per Roma Capitale.

Un altro consulente, Gennaro Barbieri, ha il contratto con tre delibere in tre assessorati, Bilancio, Ambiente e Turismo per un totale di 123.711 euro che prendono il volo verso le tasche del fortunato.

La Sindaca da Vespa tuonava prima di essere eletta contro i “dipendenti assunti con Parentopoli”.

Poi l’ex Assessora Muraro ora indagata (come la Raggi) “chiama” Rosalba Matassa che veterinaria del Ministero della Salute con lo stesso trattamento economico.

Insomma, pare proprio che il vecchio andazzo della vecchia politica non solo non sia scomparso ma sia anche fortemente aumentato alla faccia di tutti quelli che nei Cinque Stelle cercavano “il nuovo che avanza” ed hanno solo trovato “il vecchio che ritorna”.