Politica

Renzi: il 26-9 deciderò la data del referendum

La data del referendum verra' decisa dal Consiglio dei ministri del 26 settembre

La data del referendum verra' decisa dal Consiglio dei ministri del 26 settembre. Lo ha detto a Unomattina il presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Responsabilita' sulla campagna elettorale dai toni troppo accesi sul referendum? "Io ho cercato di sparecchiare il tavolo da tutti i problemi. Parliamo solo del referendum, non piu' delle cose personali". Cosi' Matteo Renzi a 'Unomattina' su Raiuno. "Mi hanno dato del dittatore, a me dispiace che il vice presidente della Camera consideri l'Italia una dittatura e lo dico da italiano", sottolinea il premier.

"Dire che l'Italia e' una dittatura non offende il presidente del Consiglio ma l'Italia e la sua storia". Lo dice il premier Matteo Renzi a Uno Mattina. "Mi hanno dato del dittatore: lo ha fatto Di Maio e tutti a prenderlo in giro perche' ha confuso il Cile, che e' quello lungo in basso, con il Venezuela, che e' quello in alto. Pero' questo errore di geografia di Di Maio e' il minimo, puo' succedere: a me dispiace che il vicepresidente della Camera abbia detto questo perche' i dittatori ammazzavano le persone", aggiunge Renzi. A chi gli chiede se non sia pentito di aver personalizzato il referendum, Renzirisponde: "Mi hanno chiesto di tranquillizzare il clima, smettere di parlare della durata della legislatura, della vita del governo. Mi hanno chiesto di aprire sulla legge elettorale. Io ho cercato di sparecchiare il tavolo da tutti i problemi. Quindi abbiamo dato un'apertura vera sulla legge elettorale, non parliamo piu' delle questioni personali del futuro ma solo del referendum".

"Abbiamo dato un'apertura vera sulla legge elettorale". Lo ha detto il premier Matteo Renzi, ospite di Uno Mattina.

Al presidente dell'Anpi Carlo Smuraglia "diro' che ci sono partigiani che votano No, ci sono partigiani che votano Si'. E grazie ai partigiani c'e' la democrazia di vedere chi ha un voto in piu'. Ringraziero' i partigiani per quello che hanno fatto 70 anni fa, pero' io vorrei tenere viva la storia del passato ma scrivere la storia dei prossimi anni". Lo dice il premier Matteo Renzi a Uno Mattina.

Sulla buona scuola "non tutto ha funzionato come avremmo voluto". E' l'ammissione di Matteo Renzi a 'Unomattina' su Raiuno. " Sugli insegnanti quello che abbiamo sbagliato, discutiamone, ma finalmente, dopo vent'anni - ha osservato il premier -, ci sono 100mila insegnanti che non vivono piu' di supplentite. Cio' che dovra' essere migliorato lo faremo, perche' quelli che dicono che fanno tutto bene sbagliano, perche' non e' cosi'".

"Quando Juncker finalmente dice che bisogna investire in Africa, anche per bloccare l'arrivo dei nostri fratelli che vengono da li' ma non possono venire tutti in Italia, quando Juncker parla di servizio civile europeo e di investimenti come banda larga e digitalizzazione, dice cose che noi condividiamo". Lo dice il premier Matteo Renzi a Uno Mattina, commentando il discorso pronunciato ieri al Parlamento europeo dal presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker.