Politica
Renzi? Mutevole, difficile prenderlo sul serio
Il Governo ha disposto la data del 4 dicembre per il voto degli italiani al referendum sulla Riforma della Costituzione
Prima di tutto Matteo Renzi, Premier e leader del Pd. "Renzi? Si è già rimangiato la legge elettorale, ora dice che il referendum non lo riguarda. Non so cosa vuole, è persona mutevole, è difficile capire quando bisogna prenderlo sul serio".
Poi il referendum sulla Riforma Costituzionale, "inutile e dannosa" per il Paese, con i sondaggi che danno in crescita il No. "Ci saranno tanti No in questo referendum e noi abbiamo voluto con il Comitato presieduto dal prof. Guido Calvi dar voce innanzitutto agli elettori, ai cittadini, al popolo del centro-sinistra e della sinistra".
Quindi, tanto per ricordare un po' di storia personale: il chi sono e da dove vengo, "non ho potuto fingere di non ascoltare il grido di dolore di tanta parte del Paese, del popolo del centro-sinistra e della sinistra di tornare a aver voce perchè non si sente rappresentato dall'attuale politica della leadership del Pd".
C'est lui, Massimo D'Alema. Cosi' si è espresso a Ercolano, il comune guidato dal renziano Ciro Buonajuto, nel corso di una affollata manifestazione per inaugurare il Comitato per il No al referendum sulla Riforma Costituzionale, tanto per tener fede al clichè partito alla Festa dell'Unità di Pietralata a Roma: "siamo in un Paese democratico e libero, libero, libero, per cui anche il Presidente del Consiglio può esser criticato".
E giovedì 29 salirà nella roccaforte del vecchio Pci a Ferrara per tenere a battesimo il Comitato per il No al referendum e per dare il via al primo di tre incontri sulla scottante materia della Riforma Costituzionale, promossi da Unità Riformista, componente della minoranza del Pd locale, insieme al Comitato estense per il No .
Il Governo ha disposto la data del 4 dicembre per il voto degli italiani al referendum sulla Riforma della Costituzione? E lui: "è da irresponsabili [...] è di tutta evidenza che scegliere questa data, è un tentativo di far sì che a votare ci vada meno gente possibile".
Quindi, repetita iuvant: "ci saranno tanti No in questo referendum: e noi abbiamo voluto con il Comitato presieduto dal prof. Guido Calvi dar voce innanzitutto agli elettori, ai cittadini, al popolo del centro-sinistra".
C'est lui. Massimo D'Alema: la Riforma Costituzionale voluta dall'attuale Governo "allunga, complica, e rischia persino di paralizzare la vita istituzionale perchè siccome il bicameralismo perfetto rimane per molte importanti materie, se c'è una maggioranza al Senato diversa da quella che governa il Paese, può paralizzare la vita pubblica.
Un esempio? Attualmente sindaci e consiglieri regionali sono eletti per svolgere un certo, preciso tipo di lavoro: con la riforma, essi saranno titolari del diritto-dovere di partecipare alle sedute del Senato. Bene. Se un consiglio regionale non è dello stesso colore politico della maggioranza che governa il Senato e organizza sedute nello stesso giorno dei lavori di Palazzo Madama, che succede, come se ne esce, dov'è la cosiddetta stabilità dell'Esecutivo?
Ergo, questa Riforma targata Renzi-Boschi, è un pasticcio di cui il Paese non ha bisogno: il Paese ha bisogno di riforme serie" è il mantra del vivo e vegeto D'Alema, tutt'altro che rottamato.