Scelta Civica, manovre al centro per Renzi. Il duo Zanetti-Verdini

Vi sono movimenti al centro per Renzi al Senato.
La notizia del giorno è che il coreografico viceministro dell'economia, Enrico Zanetti (quello con gli occhialoni rossi e lo sguardo spiritato, per intenderci), lascia Scelta Civica (SC)) con un paio di deputati per raggiungere Ala (Alleanza LiberalPopolare per le Autonomie) di Denis Verdini pe r fargli fare "gruppo" (con 20 membri).
In questo modo, ragionano i pochissimi restanti in SC, Verdini ha finalmente un rappresentante nel governo, appunto l'ex segretario Zanetti e questo non può piacere certo alla agguerrita minoranza Pd guidata da Speranza che grida all'inciucio con Berlusconi.
A dire il vero il ragionamento fila tuttavia c'è da dire che per quanto ci si sforzi Zanetti non è considerato da Verdini stesso un suo "uomo" e quindi il buon Loris resta ancora in attesa di un suo rappresentante ufficiale nel governo, ma ora, questa speranza viene indebolita proprio perché formalmente una persona c'è già, appunto Zanetti.
Al Senato Renzi rischia molto ad aver caratterizzato il referendum sulle riforme istituzionali come un voto su se stesso e il suo governo perché sarà difficile tenere insieme (e soddisfare gli appetiti governativi) di minoranza interna al Pd e dei centristi.
Nel frattempo IdV (guidata da Ignazio Messina) cresce a tre senatori (Romani, Bencini ed ora Molinari) e comincia a contare un po' di più nel pallottoliere renziano data soprattutto la forte instabilità presente in questo ramo del parlamento (e non alla camera).. IdV che proprio ieri si è formalmente dissociata dalla scelta di Antonio Di Pietro di accettare la nomina alla Pedemontana voluta dal governatore della Lombardia il leghista Roberto Maroni.
Ivan Rota, ex parlamentare IdV, ha espresso ieri tutto il suo disappunto:
http://www.affaritaliani.it/milano/di-pietro-presidente-di-pedemontana-i-suoi-azionisti-lega-forza-italia-432040.html