Politica

Terrorismo, Renzi "consigliato" da Mattarella e dal Papa


Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)


Matteo Renzi dosa attentamente le parole. Calibra bene i termini quando parla di terrorismo e sicurezza. Il presidente del Consiglio non usa mai il termine "guerra", a differenza di Francois Hollande, e la stessa cosa ha chiesto di fare ai suoi ministri, in particolare al responsabile degli Esteri, Gentiloni, e alla titolare della Difesa, Pinotti. Il premier vuole mantenere una posizione moderata e non interverrà direttamente nei bombardamenti in Siria e in Iraq contro l'Isis, nonostante la richiesta ufficiale della Francia, appoggiata anche dal Regno Unito di David Cameron. A spingere Renzi verso una posizione estremamente cauta, nonostante tempo fa fosse pronto a un intervento in Libia, sono stati due fattori esterni molto rilevanti. Da un lato la richiesta del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, di mantenere un profilo il più possibile basso nei confronti della lotta ai jihadisti, garantendo ovviamente il sostegno logistico e politico agli alleati della Nato e dell'Ue ma senza un coinvolgimento diretto delle nostre forze armate. Dello stesso tenore anche la richiesta arrivata a Palazzo Chigi, attraverso canali informali, dalla Santa Sede. Il Vaticano, e quindi Papa Francesco, avrebbe consigliato al governo italiano di tenere i piedi ben saldi per terra e di non farsi trascinare in avventure militari. Sullo sfondo, sia l'input del Quirinale sia quello dei vertici della Chiesa cattolica si spiegano con le preoccupazioni per l'imminente inizio del Giubileo voluto fortemente dal Pontefice argentino. Renzi, che insiste nel dire che i terroristi non devono cambiare le nostre abitudini di vita, vuole evitare di militarizzare Roma e l'Italia nel corso dell'Anno Santo e, quindi, condivide in pieno gli appelli di Mattarella e del Vaticano affinché l'Italia non sia in prima linea nella lotta al terrorismo, almeno dal punto di vista dei bombardamenti in Siria e in Iraq contro l'Isis. Ecco perché il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha detto agli italiani di stare tranquilli, anche se ovviamente nessuno stato può considerarsi a rischio zero.