Politica

Rota e l'Atac, una crisi annunciata

Daniele Rosa

La Raggi non vuole manager di valore


Per chi ancora non l'avesse capito la vicenda delle dimissioni lampo del bravo manager Bruno Rota dalla direzione del 'carrozzone stradale' romano, l'Atac, rappresenta un chiaro esempio di come la città e la politica romana diano un significato alle parole trasparenza e risanamento.

ROTA E LO SCANDALO ATAC. UNA CRISI ANNUNCIATA
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Rota è un manager dai trascorsi brillanti, capace di far diventare ATM, l'azienda dei trasporti di Milano, un piccolo modello di efficienza.
Entrato nella palude della azienda pubblica romana ha soltanto potuto vedere quanto era grande la dimensione fallimentare del problema.
Un fallimento annunciato più o meno da dieci anni, risultati puntuali e disastrosi di anno in anno fino ad accumulare perdite per quasi 1400 milioni.

E in questa situazione drammatica così evidente che fa la politica romana?

ROTA E LO SCANDALO ATAC. LA POLITICA ROMANA FERMA

Nulla , se non lasciarlo solo e costringerlo di fatto a rinunciare al mandato in quanto impossibilitato ad operare.
Inquietanti alcune parole delle lunghe interviste di questi giorni del manager ' è uno scandalo tremendo, fa persino paura restare qui'.

E di fronte ad una denuncia così puntuale e coraggiosa che fanno i politici, in particolare i pentastellati?

Non cercano di bloccarne le dimissioni, non gli danno deleghe maggiori per operare ma al contrario lo accusano di non aver fatto nulla.

Risultato: apparentemente le uniche colpe sarebbero a carico di chi se ne vuole andare mentre i soliti noti maneggiano le carte, dichiarano mezze verità e soprattutto non riescono a dare risposte serie alla soluzione del problema.
Il problema costituito da un'azienda fallita, piena di mezzi obsoleti, che non sembra pagare i fornitori e da quanto si dice nemmeno l'energia elettrica. Ultimo e non ultimo con tassi di assenteismo imbarazzanti.

ROTA E LO SCANDALO ATAC. ATAC UN'AZIENDA FALLITA


Ma non è del tutto vero che la politica non dia risposte. In questo caso sembra essere stata sorprendentemente veloce nella ricerca del sostituto.
I nomi che stanno circolando del probabile successore non sono quelli che hanno alle spalle risultati significativi, assolutamente no, i nomi che circolano sono quelli di vecchi manager già passati in Atac, o di altri con esperienze nell'azienda trasporti partenopea, pure questa famosa per efficienza e conti in ordine.

Questa purtroppo è la realtà di una Capitale che, giorno dopo giorno, si sta avvitando su stessa sommersa da debiti, da incapacità e probabilmente malafede ( per non dire altro).