Se la sinistra ruota intorno al caterpillar Renzi
Di Ernesto Vergani
La comunicazione, il marketing, i corsi di PNL generano in tutti i settori situazioni incontrollabili e per certi versi grottesche, che inficiano il concetto di merito. Certo nessuno con un corso diventa più colto e intelligente, ciascuno si difende come può e questi sono tempi di mediocrità.
Si guardi a quanto sta avvenendo all’interno del Pd. Da un lato la vecchia guardia rappresentata da Pierluigi Bersani, Gianni Cuperlo, Massimo D’Alema e Roberto Speranza, dall’altro lato il nuovo corso del presidente del Consiglio e segretario del Pd Matteo Renzi, con i suoi: Maria Elena Boschi, Lorenzo Guerini, Matteo Orfini, Debora Serracchiani.
I numeri, l’economia che riparte, l’approccio risoluto in genere sembrano dare ragione a Matteo Renzi. Tuttavia ci sono molte persone con un passato da vecchia sinistra, che non si riconoscono più. Ma è altrettanto vero che bisogna guardare al futuro, come sanno bene le giovani generazioni. E in un certo senso al progresso ci si può arrivare per vie secondarie. Si accolga però il timore per il venir meno del “vero” dibattito democratico, i problemi di consenso, i giornali (satira inclusa) e i media adulatori, gli yes man e uomini tapis roulant che hanno da tempo capito dove tira il vento.