Politica
Unioni civili, Cirinnà (Pd) ad Affaritliani.it: “Legge entro il 2015”
La senatrice del Pd Monica Cirinnà, relatrice del provvedimento sulle unioni civili, intervistata da Affaritaliani.it, è determinata e convinta: "Le Unioni civili saranno legge entro la fine dell'anno. Renzi ha dato la data e sarà rispettata. Oggi si è votato in commissione Giustizia del Senato e ci siamo riconvocati per venerdì. Si va avanti anche se con fatica". Certo, il provvedimento è sotto attacco e i malumori sono proprio all'interno della maggioranza di governo, Ncd in testa, e nello stesso Pd la cui ala moderata e cattolica è in subbuglio. Tema dello scontro sono soprattutto le "stepchild adoption", ovvero l'adozione di un bambino che vive in una coppia dello stesso sesso, ma che è figlio biologico di uno solo dei due. Giovanardi dell'Ncd le considera delle adozioni camuffate ma su questo la Cirinnà non transige: "Non è così. L'estensione della responsabilità genitoriale sul figlio del partner non ha nulla a che vedere con le adozioni. Le adozioni nel mio testo sono vietate. Noi applichiamo ciò che già i magistrati applicano. Per esempio il Tribunale dei minori di Roma nel luglio 2014 ha deciso positivamente sull'estensione della responsabilità genitoriale sul figlio del partner”
“In ogni caso – prosegue la relatrice dell’omonimo ddl - Giovanardi è in minoranza nel suo partito perché in commissione fa ostruzionismo da solo. Gli altri senatori dell’Ncd sono muti: evidentemente sono loro ad avere qualche problema non io". La battagliera senatrice spera che il provvedimento passi con la più ampia maggioranza possibile: "Il 26 marzo il testo base è stato approvato coi voti di Pd, Sel, M5S e socialisti. Io la definisco ampia maggioranza, non maggioranza alternativa. Stiamo però lavorando per tenere tutti dentro, Ncd compreso. Questa è una riforma epocale del diritto di famiglia e come si è fatto su altre riforme simili, penso al divorzio e all'interruzione volontaria della gravidanza, è necessario trovare la più ampia convergenza".
Intanto Giuseppe Fioroni, cattolico e leader della corrente ex popolare del Pd, ha proposto un referendum sui temi etici, compresi i matrimoni e le adozioni gay: "Fioroni può dire quello che vuole. Renzi si è impegnato a non avere la doppia lettura in Parlamento. I dialoganti della Camera stanno lavorando sul testo, che si può migliorare, ma sostanzialmente rimarrà questo e si approverà nei tempi previsti".
Daniele Riosa (@DanieleRiosa)