Politica
Venezuela, Salvini: "Maduro? Prima se ne va meglio è". Intervista
"Il suo regime fondato sulla violenza, sulla paura e sulla fame"
"Sto con il popolo venezuelano e sto contro tutte le dittature". Con queste parole il ministro dell'Interno Matteo Salvini, interpellato da Affaritaliani.it, interviene sul caos in Venezuela dopo che il leader dell'opposizione del Paese sudamericano e presidente del Parlamento, Juan Guaidò, si è dichiarato presidente.
Il leader della Lega afferma: "Sto col popolo venezuelano, sono in contatto con gli italiani in Venezuela e mi auguro che il governo faccia tutto il possibile perché soffrono da anni e sicuramente non sto con Maduro, che ha affamato il suo popolo".
Quindi ha fatto bene Donald Trump a riconoscere Guaidò? "Quello di Maduro è un regime fondato sulla violenza, sulla paura e sulla fame. E quindi quanto prima cade, senza altrettanta violenza, meglio è". L'Italia dovrebbe riconoscere Guaidò presidente del Venezuela? "Il ministro degli Esteri sa cosa deve fare, detto questo si è perso troppo tempo. E Maduro non è persona in grado di guidare neanche un condominio".
Venezuela, Conte: preoccupa escalation violenza, auspico percorso democratico - "Seguo gli sviluppi in Venezuela ed esprimo forte preoccupazione per i rischi di un'escalation di violenza. Siamo vicini al popolo venezuelano e al fianco della collettivita' italiana nel Paese. Auspico un percorso democratico che rispetti liberta' di espressione e volonta' popolare". Lo scrive su 'Twitter' il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
VENEZUELA, PATUANELLI (M5S): AUSPICHIAMO SOLUZIONE PACIFICA E DEMOCRATICA. TUTELARE NOSTRI CONNAZIONALI - "Esprimiamo profonda preoccupazione per la drammatica crisi politica in corso in Venezuela, auspicando che tutte le parti in causa evitino il ricorso alla violenza e che l'Europa adotti una posizione comune e responsabile a favore di una soluzione pacifica e non violenta della situazione che passi per un percorso politico e democratico". Così il capogruppo M5S al Senato, Stefano Patuanelli, commentando la situazione venezuelana. "Il Movimento 5 Stelle - prosegue il capogruppo - esprime in questo momento particolare vicinanza ai nostri 140mila connazionali che vivono in Venezuela, certi che la Farnesina garantirà loro il massimo sostegno in questo momento critico, a conferma dell'attenzione mostrata dal governo Conte anche con la recente iniziativa per la fornitura gratuita di medicine ai cittadini italiani residenti in Venezuela".
Venezuela, Renzi: Ue riconosca Assemblea nazionale con Guaidò e si voti - "La dittatura ha distrutto il Venezuela. Anche chi lo vedeva come modello oggi deve prendere atto della realtà: la gente muore di fame. L'Europa riconosca subito l'unica istituzione democratica: l'Assemblea Nazionale col suo Presidente Guaidò. E si tengano elezioni libere, vere". Lo scrive su Twitter Matteo Renzi.
Venezuela, Meloni: Italia riconosca Guaido' presidente Chi tace complice dittatore Maduro - "Crisi in Venezuela: chi tace e non riconosce Guaido' Presidente e' complice del dittatore comunista Maduro e della sanguinosa repressione del popolo venezuelano. Vergognoso il silenzio del Governo italiano, finora ostaggio dell'estremismo di sinistra del M5S schierato con Maduro. Fratelli d'Italia chiede al Governo di riconoscere Guaido' come Presidente del Venezuela e di difendere la piu' grande comunita' di italiani all'estero, riconoscendo immediatamente un permesso di soggiorno speciale per i cittadini venezuelani di origine italiana in grave difficolta'". E' quanto scrive su Facebook il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.
Venezuela, Fassina: non si legittimino atti forieri guerra - "Su #Venezuela il Governo Italiano condivide la posizione espressa da Tusk, Presidente del Consiglio Eur, a favore di atto eversivo contro Presidente Maduro? Le drammatiche condizioni del Venezuela non legittimano atti forieri di guerra civile". Cosi' Stefano Fassina su twitter.
VENEZUELA, CREMASCHI: 'COLPO DI STATO ORGANIZZATO DA USA COME IN CILE NEL 73' - "E' stato un colpo di Stato organizzato dagli Stati Uniti come quello in Cile contro Allende nel '73". Non ha nessun dubbio Giorgio Cremaschi ex Fiom, nella delegazione internazionale che osservò le elezioni in Venezuela che incoronarono Nicola Maduro presidente, ad attaccare duramente l'autoproclamazione di Juan Guaidò. "Che la situazione economica sia drammatica è vero anche dopo il boicottaggio internazionale", dice conversando con l'Adnkronos. "Ho partecipato alle elezioni come osservatore in una delegazione di cui faceva parte anche l'ex presidente del governo spagnolo Josè Zapatero e ho potuto constatare che sono state elezioni libere e regolari e che Maduro è un presidente regolarmente eletto a cui va tutto il mio sostegno", conclude.