PugliaItalia
10 Volte Meglio, la corsa
'lunga' verso l'innovazione
Presentati a Bari i candidati pugliesi del movimento "10 Volte Meglio"
Una ventata di freschezza, uno 'tsunami' di spunti innovativi, in pratica la 'blockchain' fatta persona: questo è Gian Luca Comandini, fondatore insieme a Andrea Dusi e Stefano Benedikter del gruppo politico "10 Volte Meglio", che unisce govani menti brillanti, eccellenze, professori, scienziati e imprenditori italiani con l'obiettivo di "riportare le competenze al governo del Paese".

Il movimento si è presentato anche a Bari, schierando i candidati pugliesi intorno al leader Comandini: classe 1990, che a soli 23 anni fonda "You & Web", la società di pianificazione di strategie virali di marketing digitale tra le più attive e conosciute in Italia.

Testardo, determinato, curioso e sognatore, Gian Luca Comandini ha tenuto a precisare: "Quasi tutti noi non abbiamo mai fatto politica, ma abbiamo fatto! Non vogliamo più cambiare Paese, ma vogliamo impegnarci a cambiare il Paese. Per cui, non inquadrateci come alternativa, ma pensate a noi cone la soluzione. Tra 10 anni il mondo sarà completamente diverso, e ancora più diverso da come la classe dirigente odierna prova ad immaginarlo: urge ed è necessario che ci si attrezzi per nonesserne travolti".
Insieme ai candidati di ciascuna provincia di Puglia, Roberta Dispoto, Marco Baldassarre (unico parlamentare), Maria Giannuzzi e Martino Martellino (Bari), Luca Duante e Francesca Cortese (Lecce), Dario Petrone (Foggia), Andrea Tieso (Taranto), Olga Mascolo (Bat) ha ribadito: "Noi crediamo che i cittadini italiani abbiano il diritto inviolabile di ricercare la propria felicità. Non si tratta di un'enunciazione di principio, ma di unelemento centrale della nostra azione e dei nostri valori".
I risultati cercati non sono di corto respiro, proiettati nell'azione incisiva dei prossimi 10 anni: "Il nostro impegno più importante è creare le condizioni perchè il lavoro ritorni", sottolineano Roberta Dispoto e Marco Baldassarre, "La possibilità che nei prossimi cinque-dieci anni si possano generare quasi tre milioni di nuovi posti di lavoro qualificati è concreta, ma bisogna cambiare metodo di approccio".

"Tra i nostri obiettivi - aggiungono - abbiamo anche la riduzione dei NEET, cioè di coloro che hanno smesso di cercare lavoro, ma anche di seguire percorsi educativi.
"Nei prossimi anni l'Italia deve riuscire ad acquisire e mantenere la leadership mondiale nelle tecnologie emergenti", afferma Dario Petrone tra i più giovani imprenditori candidati, "Intelligenza artificiale, robotica, trasporti, energie rinnovabili, nano e biotecnologie, nuove frontiere della medicina costituiscono una 'prateria sconfinata' di opportunità e trasformazione sociale, economica e culturale che le tecnologie emergenti possono accompagnare, perchè il futuro, come dice Comandini, va cavalcato anziché subirlo".
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Dobbiamo implementare il turismo 4.0 con un Ministero che abbia più competenze e addetti, correlando l'agenda digitale per paese al settore", prosegue Dario Petrone, "Differenziazione della domanda e dell'offerta per i turisti fuori stagione. Aprire agli investimenti privati per valorizzare le risorse artistiche".
"Siamo consapevoli che l'Italia ha un patrimonio unico di storia, cultura, arte, natura e presenza di siti Unesco. Eppure i dati indicano che dal 2016 il flusso turistico complessivo verso il nostro Paese è in flessione. Vanno incentivati gli Imprenditori alberghieri - ha precisato Petrone - perchè la Puglia è salita agli onori della cronaca anche per aver ricevuto recensioni negative sullo stato delle strutture, pur avendo la più bella regione d'Italia. Infine, è indispensabile l'aumento delle infrastrutture per zone come il Gargano: sfornito sia di aeroporto che di collegamenti ferroviari di primo livello".
(gelormini@affaritaliani.it)