PugliaItalia

M. Santoro e A. Mussolini
Amanti in bella epoque

Piero Fabris

La storia d'amore che il Duce voleva cancellare

MADDALENA SANTORO E ARNALDO MUSSOLINI - La storia d'Amore che il Duce voleva cancellare  (Edizioni dal Sud. Pagg.158.  €15,00) è  un'operazione di Nicola Fanizza, che restituisce alla memoria collettiva non solo la figura della scrittrice salentina, ma soprattutto, in forma vellutata,  l'affresco illuminante di un'Italietta sognatrice che nell'estasi della “belle epoque” è tutta rivolta verso prospettive di pace e relativa prosperità. Un periodo di innovazioni tecnologiche, che lasciano sperare in un futuro prospero e felice.

arnaldo copertina
 

Maddalena Santoro è figlia di questa visione onirica che, miope di fronte alle realtà del disagio, si tuffa e presenta ai propri lettori l'ebrezza di una vita piena.

arnaldo maddalena santoro
 

Nicola Fanizza con puntualità e chiarezza ripercorre la carriera letteraria, psicologica, emotiva di Maddalena Santoro, evidenziando i suoi aspetti  brillanti e opachi, la sua ribellione a certa educazione  femminile e poi il suo asservimento a quella cultura che vuole la donna distante dalla politica, ma molto concentrata in quella spirituale.

Il lavoro di Nicola Fanizza evidenzia la sofferenza di una donna costretta a vivere sempre nell'ombra, perché l'amante di un uomo in vista come Arnaldo Mussolini, fratello di Benito, la sua solitudine, il suo rapporto amicale con Caterina Tanzarella, moglie di Piero Delfino Pesce, ma l'opera ha il pregio di accendere a dubbi: Era intellettualmente onesta? Era prostituita al suo desiderio di notorietà?

arnaldo mussolini e duce
 
Arnaldo Mussolini
 

L'autore del testo offre pagine intense, grazie alle quali si coglie il clima di quel periodo con tutte le sue contraddizioni e la retorica del periodo.

Riconoscibile il metodo di lavoro del Fanizza  che oltre ad essere rigoroso è scorrevole; Un testo illuminante, utile a quanti vogliono conoscere realmente la storia, i fatti, quelli sui quali Nicola Fanizza sa soffiare e almeno accennare a tanti autori finiti nell'oblio comeGuido da Verona, Carolina Invernizio, Sibilla Aleramo o Matilde Serao.