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Roma
Addio al “condominio tortura”. L'amministratore 3.0 è un “building manager”

Basta con le liti condominiali e con i “vecchi” amministratori di condominio. La figura che gestisce i meccanismi del condominio deve essere un vero manager, in grado di far fronte alle controversie e di riqualificare gli edifici suscitando la fiducia degli abitanti.

 

Lucia Rizzi, presidente nazionale, tra i fondatori dell'Associazione Anapic, spiega l'importanza della formazione. “Il condominio esisterà sempre, il mestiere dell'amministratore può rappresentare il futuro per molti giovani e per chi ha perso il lavoro”.

Presidente, la sua associazione ha lanciato l'idea di trasformare la figura dell'amministratore di condominio in vero e proprio “building manager”. Cosa si intende?
“Partiamo dal presupposto che una buona percentuale di condomini italiani sono molto vecchi di otre 50 anni, ed hanno bisogno di riqualificarsi sia dal punto di vista edilizio che tecnico. Il building manager è una figura innovativa che deve far dimenticare la vecchi figura dell'amministratore contabile e ragioniere che cerca di far quadrare i conti con un documento di  Excel, e inaugurare un nuovo modello: quello di un  amministratore in grado di saper riqualificare l'edificio attraverso delle opere, dall'efficentamento energetico alla verifica degli impianti, dettati dagli obblighi di legge. Ricordiamo, in particolare, gli articoli 1029 e 1030 del codice civile che regolamentano la figura dell'amministratore”.

Diciamocelo: 'assemblea di condominio è in cima agli incubi degli italiani: come si fa a trasformare un momento di tortura in una opportunità?
“La figura dell'amministratore per questa vera e propria rivoluzione, è determinate: lui deve diventare un buon padre di famiglia che si deve interfacciare positivamente con i condomini, proprio nel momento dell'assemblea. Deve essere in grado di saper gestire eventuali conflitti, deve avere nozioni di comunicazione e deve essere in grado di trasmettere trasparenza del suo operato poiché spesso si ritrova nella condizione di dover andare a toccare le tasche delle persone”.

Qual è, in questo momento, il livello medio degli amministratori di condominio in Italia?
“Per rispondere devo fare una premessa: la riforma del condominio ha riparametrato l'ingresso degli amministratori alzando il livello di chi fa questo mestiere; prima della riforma non erano previsti determinati requisiti che oggi sono indispensabili. L'amministratore oggi deve avere un diploma, non deve avere carichi pendenti, non deve avere protesti e deve essere, insomma, una persona pulita. Il decreto legge 2015 ha uniformato i programmi didattici delle associazioni che formano gli amministratore introducendo materia importanti, come ad esempio l'informatica,  poiché un amministratore deve essere in grado di utilizzare gli strumenti informatici e digitali”.

Di cosa c'è ancora bisogno? Cosa manca?
“E' necessario lavorare sulla formazione e, considerato che il legislatore ha imposto di seguire gli aggiornamenti per 15 ore l'anno, le associazioni che fanno la differenza sono quelle in grado di organizzare anche i corsi formativi. Credo sia utile promuovere corsi presso gli studenti e dare la possibilità di appassionarsi a questa professione: non dimentichiamoci che questo lavoro può essere uno sbocco professionale sia per i giovani che per chi è fuoriuscito dal mercato del lavoro in età adulta. Il condominio, che piaccia o no, è una realtà che esisterà sempre”.

Quali sono i problemi più sentiti dai condòmini?
“Secondo uno studio dell'Anapic, il numero di controversie condominiali si attesta in circa 2 milioni e di questi 200mila vengono dibattuti davanti a un Tribunale. Molti casi riguardano fenomeni di stalking, generati da continue incomprensioni e intolleranze tra i condomini che, soprattutto in sede di assemblea, si esasperano. Tra i motivi di contrasto c'è il problema della rumorosità, e poi la presenza di animali, soprattutto per quanto riguarda l'uso della parti comuni”.

Il prossimo 16 aprile l'Anapic sarà a Roma per un convegno. Quali sono gli obiettivi dell'iniziativa?
“Il convegno si svolgerà all'Hotel Cicerone sarà un incontro formativo per i professionisti di Roma, finalizzato ad approfondire i temi legati alla cultura condominiale, e sarà l'occasione per presentare la giovane realtà di Anapic e inizire un percorso formativo nella capitale e nel suo hinterland”.

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