Cartellone anti aborto rimosso. È polemica: “Hitler più democratico di Raggi”
Rimosso il cartellone affisso da Pro Vita ad un palazzo in via Gregorio VII
Cartellone anti aborto rimosso, esplode la polemica per l'immagine affissa dall'associazione Pro Vita all'Aurelio. Tony Brandi, presidente della Pro Vita Onlus, dichiara: "Hitler più democratico della Raggi".
È intervenuto il Comune di Roma sul "caso" del cartellone contro l'aborto, dopo giorni interi di duro dibattito e di polemiche. Se da una parte l'iniziativa ha provocato l'indignazione di molti, dall'altro ad opporsi alla rimozione annunciata sono stati Fdl e l'associazione Pro Vita Onlus. Nel cartellone c'era l'immagine di un feto con la scritta "Tu eri così a 11 settimane...e ora sei qui perché tua mamma non ti ha abortito". Particolarmente duro contro la "censura" del Comune Tony Brandi, presidente della Pro Vita, che dai microfoni di Radio Cusano Campus ha dichiarato: "Non è contro l’aborto ma a favore della vita – ha detto Brandi – le donne subiscono pressioni per abortire dall’ideologie e dai miliardi di profitti che genera questa pratica. Di aborto si muore, bisogna ricordarlo: muoiono i bambini ma anche le donne ed intanto i politici si lamentano del calo demografico. Le femministe ci attaccano? Secondo me dovrebbero essere con noi. Qui non si parla di religione e sul manifesto non ci sono riferimenti religiosi. La stampa parla e chiede il ritiro del manifesto. Siamo stati contattati ieri da qualcuno del Comune di Roma che ci ha intimato di togliere il manifesto. Ora siamo in attesa della comunicazione ufficiale. Le persone possono quindi far pressione sulla Raggi, che è viva perché la madre non l’ha abortita, e lei obbedisce: Hitler era più democratico”.