Roma

Delitti e profezie all'ombra del Cupolone. "Il male sulle scarpe", cercasi regista

di Patrizio J. Macci

Un giallo ambientato in un futuro che è il presente. Al centro del racconto, l'attualissima ricerca di nuove tecnologie per far viaggiare l'energia senza che si disperda. Sullo sfondo un dedalo di strade al centro della Capitale, nel cuore politico ed economico di Roma tra il borghese quartiere Prati e il Pantheon.
Qui lavora e si muove l'energico funzionario di polizia Enrico Vaciago, protagonista del romanzo d'esordio "Il male sulle scarpe" di Camillo Scoyni giornalista e autore televisivo " in libreria con Tullio Pironti editore. Una caccia all'uomo senza un attimo di respiro, che si apre con un delitto dalle modalità sorprendenti e un ancora più enigmatico biglietto lasciato sul luogo del brutale omicidio.

Gli elementi per farne un classico del genere ci sono tutti: un professore di fisica apparentemente da collocare nella categoria "scienziato pazzo" che si comporta come il Dr. Jekyll e Mister Hyde, la mafia, i servizi segreti e per concludere le oscure profezie di un monaco russo che firmano ogni volta la scena del reato. I delitti che si susseguono vengono archiviati come gli omicidi del "profeta", apparentemente privi di senso anche alla ricognizione delle più moderne tecnologie, ma non all'occhio attento di un poliziotto all'antica, di quelli che non rinuncia a vestirsi in maniera elegante anche se il suo lavoro lo porta a sporcarsi le scarpe ogni giorno con la vita. Zelante, attento ai dettagli, ripete gli accertamenti da solo frugando con gli occhi la scena del delitto alla ricerca di connessioni che solo la mente di un investigatore attento può sviluppare.
Fino a quando i fatti non non lo toccano da vicino, non lo colpiscono violentemente negli affetti. Allora la ricerca del colpevole diventa un fatto personale, anche se il protagonista non perde mai il controllo alla ricerca di una facile vendetta ma si sforza sempre di essere lucido e di assicurare alla giustizia il colpevole.

Un libro che pone il lettore appassionato davanti a una scelta difficile, perché non avrebbe sfigurato per nulla in una collana di classici come i "vecchi" Gialli Mondadori oppure in quella di fantascienza pura come "Urania". Gli editor dotati di orecchie scaltre sono avvisati per il prossimo libro dell'autore, in attesa che questo diventi un film visto che il soggetto è pronto servito in tavola. Ha bisogno solo di un regista visionario in grado di trasformare le parole in immagini altrettanto essenziali e futuristiche.