Roma
La Regione non paga, disabili prigionieri. Case popolari, stabili Ater senza ascensori
Un centinaio di persone con disabilità e soggetti anziani, si trovano praticamente imprigionate in casa in circa 55 stabili dell’Ater, l’azienda territoriale per l’edilizia residenziale del comune di Roma. Tutto questo accade nei quartieri del Tufello, Valmelaina e Vigne Nuove, nelle palazzine in qui, sia per numero e sia per gravità delle disabilità degli inquilini, risultava indispensabile l’installazione degli ascensori. Nessun lavoro è iniziato però e i 100 inquilini disabili che ne avrebbero usufruito, sono appunto, ancora costretti a non poter uscire mai di casa, nemmeno per andare fare una visita medica.
Il motivo della mancata installazione degli ascensori, approvata dalla Regione Lazio con il programma Abbattimento barriere architettoniche(Aba), pare che sia un contenzioso di natura giuridica l’Ater e la Car costruzione srl, l’azienda incaricata ai lavori, che per via del ritardo dei pagamenti da parte delle istituzioni ha sospeso i lavori.
Il costo per l'istallazione di un ascensore è di circa 110 mila euro mentre quello per adattare un ascensore già esistente a poter trasportare una carrozzina per disabili è di circa 55 mila euro. I Piani di rientro a cui la Regione Lazio è stata sottoposta non hanno permesso di sbloccare i pagamenti alla CARI costruzioni srl che, oltre a rivendicare un risarcimento danni, ha deciso di rinunciare ai lavori lasciando 100 disabili, almeno 9 di loro ormai deceduti, chiusi in casa. Finchè il contenzioso non sarà sbloccato non potranno essere emessi nuovi bandi e quindi istallati gli ascensori, eppure la legge prevede che in ogni palazzo che superi i quattro piani bisogna obbligatoriamente costruirne uno.
Come spesso accade nel nostro paese, la carenza di fondi è la motivazione ricorrente con la quale le istituzioni locali e/o i governi, non riconoscono diritti civili e sociali essenziali ai cittadini, quando invece basterebbe tagliare in parte i privilegi dei politici, sia a livello regionale e sia nazione, per recuperare fondi pubblici da utilizzare per i diritti delle persone in difficoltà.
Alessandro Frezzato