Roma
Operaio cade dal tetto e muore. Roma guida la lista nera delle morti sul lavoro
Per la prima volta dal 2006 in aumento le morti sul lavoro in Italia. L'ultima tragedia a Roma dove un operaio di 50 anni, italiano, è morto cadendo dal tetto di una palazzina del Villaggio Olimpico in via Portogallo. L'uomo, titolare della ditta che stava eseguendo i lavori di manutenzione, stava sistemando una guaina bituminosa che serve per isolare i solai con una fiamma ossidrica quando è caduto nel vuoto.
Forse a causa di un giramento di testa, forse per colpa del tubo del gas che potrebbe essersi attorcigliato intorno al suo corpo facendogli perdere l'equilibrio, l'uomo è precipitato da un'altezza di circa 15 metri. Il tetto della palazzina dove i due stavano lavorando, sembra per chiudere un'infiltrazione d'acqua nel piano sottostante, era privo di protezioni come ringhiere o muretti di protezione. L'area è stata posta sotto sequestro e secondo prime informazioni non sarebbero state seguite le più elementari norme per la sicurezza sul lavoro. Nessuno dei due, secondo quanto si è appreso, indossava il casco protettivo, né i due erano imbracati come vuole la norma quando si lavora su tetti privi di protezione. Sul posto i poliziotti del commissariato Villa Glori e un ispettore del lavoro inviato sul posto dal magistrato.
La morte del 50enne si aggiunge ad un lungo elenco e alla provincia di Roma va il triste primato per numero di morti bianche registrate nel Paese, che nell'ultima rilevazione da gennaio ad agosto 2015 aveva già raggiunto l’11,7% in più rispetto allo stesso periodo del 2014. Con 69 morti, il 15% del totale degli infortuni mortali nel settore industria, il settore delle costruzioni registra il numero più alto di vittime.