Roma
Per il crac banca Tercas, Samorì rinviato a giudizio
Rinvio a giudizio per l'ex direttore generale di Banca Tercas, Antonio Di Matteo, per l'avvocato Giampiero Samorì e altri 12 imputati coinvolti nella vicenda del crac dell'istituto di credito abruzzese.
E' quanto stabilito dal gup Giulia Proto che, nell'ambito del medesimo procedimento, ha assolto l'imprenditore Antonio Sarni - con rito abbreviato, per non aver commesso il fatto - e ha lasciato cadere le contestazioni rivolte alla stessa Cassa di Risparmio di Teramo. Le accuse a carico degli imputati sono, a vario titolo, quelle di associazione per delinquere aggravata, ostacolo alle funzioni di vigilanza, appropriazione indebita, bancarotta fraudolenta e riciclaggio. In particolare, secondo la Procura, Samorì avrebbe operato "come partecipe del sodalizio criminoso e forniva un rilevante apporto alla realizzazione del suo programma".
Per quanto riguarda l'appropriazione indebita, agli indagati viene contestato di essersi appropriati "grazie a delibere carenti nell'analisi sulle capacità di rimborso degli imprenditori affidati e spesso adottate in assenza di requisiti di assoluta improrogabile urgenza, di ingenti somme di denaro". Il processo prenderà il via il prossimo 13 gennaio davanti ai giudici della nona sezione penale del tribunale di Roma.