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Roma
Policlinico Umberto I, il reparto di infermieri nel caos: rivolta dei medici

Il reparto a degenza infermieristica operativo al Policlinico Umberto I è già nel caos: una situazione al collasso a poche settimane dal via voluto dal presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. A far saltare il banco ci ha pensato il sindacato FVM, Federazione Veterinari e Medici, che ha chiesto ufficialmente al Governatore le modalità operative del reparto.

In particolare, denuncia Antonio Sili Scavalli, si stanno verificando problemi ai medici che operano a distanza.

Situazione esplosiva

L’oggetto del contendere sono le nuove unità a degenza infermieristica. Sono unità operative aziendali gestite da infermieri a cui sono affidati i pazienti a bassa intensità di cura. Nel Policnico Umberto I il primo a lanciare il progetto fu Zingaretti che nel 2019 diede vita a questo reparto speciale. Il risultato? Dopo sei mesi la chiusura. A distanza di cinque anni ci sta riprovando Rocca: una scelta che, togliendo i medici dal reparto, andrebbe a foraggiare i pronto soccorso che sono a corto di camici bianchi. Ma le modalità operative non convincono i sindacati e soprattutto i medici costretti a rispondere a chiamate per ogni minimo problema del reparto.

LA richeista di chiarimenti

Ecco allora che in una nota protocollata la FMV chiede a Rocca delucidazioni sulle procedure operative. E viene allegata anche una sentenza della Cassazione che, di fatto, censura i reparti di soli infermieri: “È incontestabile, infatti, che al personale medico compete la gestione del percorso terapeutico e clinico del paziente, mentre alla struttura infermieristica spetta il compito di attuare il percorso proriamente assistenziale.  Invece, nell’UDI si ha che la struttura organizzativa afferisce al Dipartimento delle Professioni Sanitarie e il paziente post-acuto è gestito dal responsabile della posizione organizzativa, pur essendovi la presenza sussidiaria del medico di riferimento per le attività di competenza specifica e la possibilità, da parte del responsabile della posizione organizzativa, di contattare il medico di guardia della struttura inviante. Effettivamente, tale modello non appare coerente con il quadro normativo di riferimento". Una bocciatura bella e buona che rende di fatto fuorilegge i reparti UDI.

I medici

In particolare sotto la lente anche dei giudici c'è la "somministrazione dei farmaci che per scopo collaborativo può esser fatto dagli infermieri ma sotto la supervisione dei medici". Il risultato? Continue telefonate e richieste da remoto da parte del personale di reparto ai camici bianchi. Della serie: il medico non c'è ma è come se ci fosse.  L'assistenza medica e' assicurata dai medici incaricati, nel turno diurno (8-20) deve essere garantita per 4,5 ore al giorno 6 giorni su 7 mentre nel turno notturno (20-8) e diurno festivo e prefestivo in forma di pronta disponibilita', anche organizzata per piu' strutture dello stesso territorio, con tempi di intervento conformi a quanto previsto dalle norme vigenti in materia.

Le domande a Rocca

Il sindacato FMV elenca a Rocca una serie di quesiti operativi: "Qualora un paziente degente presso l’UDI dell’AOU Policlinico Umberto I dovesse andare incontro a decesso chi redigerà la scheda di morte, il certificato ISTAT e tutta l’altra necessaria documentazione? Qualora i familiari dovessero denunciare all’Autorità Giudiziaria il decesso del loro congiunto chi è il medico responsabile del processo di cura e terapia del paziente deceduto? Chi sarà ritenuto responsabile dell’atto medico? Chi viene ritenuto responsabile della corretta somministrazione dei farmaci nel reparto UDI? In caso di emergenza medica nelle ore pomeridiane o notturne o nei giorni festivi quando i medici dei reparti sono fuori servizio gli infermieri dell’UDI chi chiamano per far fronte ad un intervento medico urgente sul paziente? In presenza di complicanze o aggiustamenti terapeutici nelle ore pomeridiane o notturne o nei giorni festivi quando i medici dei reparti sono fuori servizio gli infermieri dell’UDI chi chiamano? Quali sono i modelli organizzativi dell’UDI adottati dall’AOU Policlinico Umberto I e portati a conoscenza delle OO.SS. dell’Area Sanità e discussi con le stesse, documenti di cui si chiede copia se esistenti? Le modalità gestionali del reparto UDI sono state oggetto di confronto e discussione con i vari Direttori di Dipartimento di area medica, chirurgica e professionale e dagli stessi validate, documenti di cui si chiede copia se esistenti? I pazienti degenti in UDI per quanti giorni vi sono ricoverati prima dell’effettiva dimissione? Quanto costa la degenza giornaliera per ogni paziente presso l’UDI? Gli Amministratori regionali che hanno dato l’assenso all’apertura dell’UDI erano a conoscenza della Sentenza del Consiglio di Stato di cui al punto 2 del presente atto nonché degli orientamenti giurisprudenziali della Cassazione Sezione Penale sulle responsabilità dell’atto medico?

Sanità nel caos

In questo marasma legato ai nuovi reparti gestiti dagli infermieri non mancano i problemi atavici della Sanità nella nostra regione. Un sistema al limite del collasso che vede le liste d'attesa scoppiare, i pronto soccorso ridotti in una sorta di campo base di trincea e troppi malumori di tutte le categorie interessante: dai medici, ai dirigenti, passando per infermieri e personale di supporto.







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