Raggi sapeva che l’assessore Muraro era indagata da metà luglio
Il sindaco Virginia Raggi sapeva che l'assessore Paola Muraro era indagata. Lo sapeva dalla metà di luglio, perché lei stessa la avrebbe “prontamente informata”. Lo ha ammesso durante l'audizione della Commissione Ecomafie, dopo che il presidente Alessandro Bratti ha ufficializzato che l'assessore all'Ambiente è indagata dal 21 aprile scorso e che lei ne era a conoscenza fin dal 18 luglio.
"Ma si tratta di una contestazione generica e non c'è ancora alcun avviso di garanzia”, ha detto il sindaco. “E soprattutto abbiamo fatto questa valutazione in una riunione dove era presente anche l'ex capo di gabinetto che ci ha confortato dicendoci che era tutto troppo generico per sapere di cosa si stava parlando. Non appena si saprà qualcosa di più preciso si prenderanno provvedimenti. Le carte sono state chieste alla procura dall'assessora e dal suo legale".
La stessa Muraro, al centro di una vera e propria bufera politica per settimane, su domande del presidente Bratti ha dovuto ammettere che “A fine luglio sono venuta a conoscenza di un 335 art.256 comma 4 per il reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata”.
Notizia tenuta nascosta fino ad ora, nonostante “non sussista segreto investigativo visto che il 18/7/2016 è stato rilasciato a Muraro il certificato attestante l'iscrizione e che la stessa ha nominato difensore l'avv. Sciullo", ha spiegato Bratti.
Nel corso dell'audizione si è parlato anche della situazione dell'Ama, la municipalizzata dei rifiuti, che attende la nuova nomina dell'aministratore unico, dopo le dimissioni di Alessandro Solidoro, durato solo qualche settimana.
"Non ripercorro quella che è stata la vicenda dei rifiuti a Roma, ma come tutti sapete la situazione trovata è molto critica. Il nostro obiettivo è tendere verso 'rifiuti zero'", ha detto la Raggi. "Attualmente l’Ama è una società che a nostro avviso, non funziona in maniera egregia e soprattutto non tende verso questo modello. Il nostro obiettivo su Ama, per quanto riguarda la gestione, è quello di chiudere il ciclo dei rifiuti. A oggi Ama si occupa della parte più onerosa e complessa del processo che riguarda la raccolta dei rifiuti, poi sostanzialmente paga operatori privati perché trattino rifiuti e li rivendano su mercato. Il nostro obiettivo è portare Ama a chiudere il ciclo, diventando titolare non solo della raccolta ma anche del trattamento".
L'assessore Muraro ha aggiunto: “Stiamo valutando il contratto di servizio perché è tutto da rifare, completamente, perché non ci sono sanzioni come le intendiamo noi. C’è un organo di controllo che di fatto non c’è. Il contratto di servizio è stato siglato a maggio ma l’organo di controllo ancora non c’è. La sanzione non è fatta in modo da avvantaggiare il cittadino".