Roma
Rifiuti, differenziata ferma al 44%. Ira Legambiente: "Roma è una discarica"
L'associazione boccia l'azione del Comune, ribadendo quattro priorità
Emergenza rifiuti, Roma messa in ginocchio dalla propria spazzatura e da un'azione dell'amministrazione M5S "Chiaramente insufficiente". Esplode l'ira di Legambiente davanti agli ultimi dati di Ispra e Ama: "Roma mai stata così piena di rifiuti, ogni cassonetto è una discarica".
A smentire i mirabolanti proclami su differenziata e raccolta porta a porta il Comune stesso, che rende noti i numeri relativi al primo semestre 2018; differenziata ferma al 44,3%, dato identico al 2017. Sulla stessa lunghezza d'onda la diffusione del porta a porta, che raggiunge solo il 33% delle utenze, come nel 2017 e nel 2016. “Roma non è mai stata così piena di rifiuti, ogni cassonetto è diventato una discarica e l’azione dell’amministrazione è chiaramente insufficiente visto che non sta accadendo niente perché si possa pensare a un miglioramento futuro – dichiara Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio – non c’è alcun aumento della differenziata e della diffusione del porta a porta, se non su cifre irrisorie e inutili per cambiare rotta. A raccontarlo sono dati ufficiali del Comune che impietosamente ci spiegano che nella Capitale si continuano a produrre, per gran parte, rifiuti indifferenziati che vanno trattati prima in TMB e poi spediti in discarica o incenerimento: rifiuti zero vuol dire percentuale di differenziata al massimo e tanti impianti per la gestione delle frazioni differenziati a partire da quella organica; a Roma niente di tutto ciò sta avvenendo”.
Secondo gli ultimi dossier di Legambiente (dati Ispra e Ama), la percentuale di differenziata al 2017 era rimasta al 44% (44,3% fonte Ama, 43,5 % fonte ISPRA) salendo solo un punto percentuale rispetto all’anno precedente (43% nel 2016 e 41% nel 2015), la diffusione del porta a porta era ferma al 33% delle utenze sia nel 2017 che nel 2016 e l’unico territorio che aveva superato il 65% di differenziata era il Municipio IX, che vanta la maggior diffusione del porta a porta al 87,9% delle utenze. "Legambiente aveva indicato quattro priorità per la gestione dei rifiuti di Roma - si legge ancora nella nota - aumento della percentuale di differenziata con il porta a porta ovunque, tariffa puntuale, centri di riuso e impianti per la gestione dell’organico ma niente di tutto ciò è avvenuto e anche i cassonetti cosiddetti intelligenti sono diventati in queste settimane delle discariche".
“La differenziata non aumenta, non c’è traccia di nuove isole ecologiche o centri di riuso figuriamoci di tariffa puntuale, servirebbero impianti per la differenziata, che vengano chiamati ecodistretti o fabbriche di materiali poco importa, ma non se ne vedono all'orizzonte - prosegue ancora Scacchi - Sono invece previsti due impianti di compostaggio insufficienti per dimensione e mai discussi con la cittadinanza, e fa sorridere amaramente che per questi impianti parta ora la fase di partecipazione con i cittadini quando i progetti sono depositati da nove mesi e le localizzazioni individuate ben prima. Con quasi un milione di tonnellate annue di indifferenziata prodotta a Roma poi, in tutte le aree che nelle ultime ore vengono indicate come possibili punti di trasferenza o dove porre impianti di smaltimento finale, c’è il rischio di veder nasce nuove grandi discariche: invece delle discariche andrebbe costruita l’economia circolare con impianti giusti e si deve ripulire una città che vive in pessime condizioni ambientali e sanitarie”.
Una crisi, quella capitolina, aggravata inoltre dall'incendio dell'impianto Tmb Salario, definito come vera e propria "bomba ecologica" pronta ad esplodere dai residenti del Municipio III. Una situazione al limite, più volte segnalata e denunciata dal mini-sindaco Giovanni Caudo, che a lungo ne aveva chiesto la chiusura, ed ora torna a farsi sentire: "Ci riprendiamo il futuro di Roma, cominciamo dai rifiuti, martedì 15 gennaio, la mattina nella sala municipale del Terzo Municipio, in Piazza Sempione, dalle ore 10 per un'audizione della Commissione Trasparenza del Campidoglio sul TMB, la seduta è pubblica e pososno partecipare tutti - scrive il presidente di Municipio su Facebookk - E poi nel pomeriggio in Piazza Campidoglio per un sit in contro gli irresponsabili che da un mese hanno abbandonato rifiuti combusti a marcire e per l’orgoglio di essere cittadini di Roma. L'incontro e il sit.in sono aperti a tutti quelli che hanno a cuore il futuro della nostra città, nessuno escluso"