Roma

Sampietrini Roma, FdI vota con i “dissidenti” M5S contro Raggi: è rottura

L'Assemblea Capitolina boccia la mozione della M5S Guerrini che chiedeva il ritiro del “piano sampietrini”. E la consigliera attacca il vicesindaco Bergamo

Via i sampietrini dal Centro di Roma, nuova spaccatura nel Movimento 5 Stelle capitolino: l'Assemblea Capitolina ha bocciato con 7 voti favorevoli, 5 contrari e 19 astenuti, la mozione a prima firma della consigliera M5S Gemma Guerrini che chiedeva il ritiro del “piano sampietrini” della Raggi. Gli altri sì sono arrivati dai pentastellati Donati e Allegretti, e da FdI.

 

La gran parte dei consiglieri del M5S si è astenuta sulla mozione di fatto bocciandola. “Questa amministrazione - ha detto Guerrini nel suo intervento in Aula - sembra aver ceduto alla strumentalizzazione storica fatta dalle precedenti amministrazioni per nascondere l'incapacità e accortezza di manutenere le nostre strade. Spostare i sampietrini dal loro alloggio storico è un'operazione di feticismo culturale. Stiamo difendendo un monumento della città, e cioè le vie lastricate. Da questa amministrazione mi aspetto la tutela”.

Guerrini ha poi proseguito: “Se noi andiamo a rimuovere i sampietrini di via Nazionale, noi rimuoviamo quel tappeto rosso che l'Italia appena unita srotolò per i turisti che arrivavano dalla nuova stazione ferroviaria, quindi stiamo distruggendo la Storia”. Poi l'attacco al ministro dei Beni culturali Dario Franceschini e al vicesindaco con delega alla Cultura Luca Bergamo: “Qualcuno si chiede 'ma soprintendenza capitolina e sovrintendenza ministeriale hanno dato il loro benestare?'. Certamente. Vorrei ricordare che a a capo del Mibact c'è un signore che ha prestato l'Uomo vitruviano di Leonardo a Parigi e ha permesso il Divo Nerone sul Palatino, un signore che porta avanti il disegno di rimodulazione e mortificazione delle competenze delle soprintendenze statali. La nostra soprintendenza ha invece a capo un assessore che non si risparmia a dire che condivide questa visione della cultura, ma così come Franceschini pensa a una bella pedana nel Colosseo per far combattere i centurioni, altrettanto a Roma si è pensato quando si è dato làannuncio del restauro dell'area sacra di largo Argentina di girarci un bel film. Quindi questa è l'impostazione di soprintendenza e della sovrintendenza, dunque di che ci meravigliamo?”.

L'intervento fiume di Guerrini si è quindi chiuso con una citazione storica e una provocazione. “Prima della breccia di Porta Pia - ha raccontato Guerrini - si riunì un tavolo di speculatori e alti esponenti della Curia che avevano già preparato la distruzione di Roma, la speculazione edilizia della città. In quel momento si racconta che il grande Theodor Mommsen a cui il principe Ludovisi faceva vedere il progetto che avrebbe sostituito il giardino più bello del mondo senza soluzione di continuità arrivato dall'Antica Roma che il principe aveva già lottizzato. E Mommsen disse non sapevo che i principi romani usassero esporre le proprie vergogne”. “Ecco - ha quindi concluso Guerrini - oggi siamo qua, per decidere se siamo eredi di tutte quelle persone che cercarono di impedire la distruzione di tutti i monumenti di Roma o se siamo gli eredi di quel principe romano ed esporremo le nostre vergogne su una bella pagina Facebook che si chiama Stradenuove”.

Dopo la bocciatura dell'aula, ora il Movimento 5 Stelle capitolino dovrà lottare anche con altri tre consiglieri “dissidenti” o quasi dopo i quattro che hanno voltato le spalle alla Raggi sul tema della discarica nella Valle Galeria.