San Giovanni sarà autostrada. Corsie con cordoli di cemento: mostro a 5 Stelle
In via Emanuele Filiberto una corsia protetta col new jersey: i residenti preparano la rivolta
Corsie preferenziali, dal cilindro del Cinque Stelle, esce il “mostro di San Giovanni”. Via Emanuele Filiberto chiusa in un budello di cemento un boulevard trasformato in una specie di autostrada urbana; una via elegante, nel cuore di San Giovanni, cuore dell'architettura piemontese, dove verranno appoggiati metri e metri di cordoli di cemento armato che cambieranno completamente il panorama a ridosso di piazza San Giovanni in Laterano e la Scala Santa.
Il “mostro a Cinque Stelle”, l'ultimo folle progetto partorito dalla mente diabolica del presidente della Commissione Comunale trasporti, Enrico Stèfano, si chiama corsia “preferenziale con cordolo in cemento”, che tradotto significa prendere gli enormi blocchi di cemento armato new jersey e stenderli lungo strade storiche per creare corsie preferenziali impenetrabili.
Il genio dei trasporti all'opera
Il sedicente esperto di trasporti, vero e proprio assessore ombra che si sovrappone ala titolare della delega Linda Meleo, annuncia con cadenza settimanale progetti elaborati dall'Agenzia per la Mobilità che prevedono sì corsie preferenziali nuove ma anche terrificanti progetti di “protezione” che non tengono in nessun conto il valore storico e architettonico delle vie nelle quali si interviene. E così se sull'asse via Principe Eugenio, via Napoleone III si studia come posare semplici paletti in gomma poco più in là sul vale che guarda piazzale Appio e la storica spianata di San Giovanni, la soluzione che si vuole adottare è quella autostradale: barriere di cemento, con un po' fece Ignazio Marino su via Labicana, trasformata per la chiusura dei Fori Imperiali in una caotica strada di scorrimento con vista sul Colosseo e sul Colle Oppio.
Stéfano, che ormai passa metà della sua giornata negli uffici di Atac e Agenzia a cercare di capire le regole base della mobilità publica e privata, ha annunciato che il “mostro di San Giovanni” prenderà vita a fine anno, al termine della Conferenza dei Servizi e del successivo bando di gara finanziato con fondi già in bilancio.
Si prepara la rivolta dei residenti
Ma residenti e commercianti sono già sul piede di guerra. “Se il Comune pensa di trasformare la strada - tuona uno dei membri del nascente comitato di difesa dal cemento di via Emanuele Filiberto – dovrà fare i conti con noi. Siamo favorevoli al trasporto pubblico e alle corsie preferenziali come tutte le persone di buon senso, ma che almeno vengano realizzate rispettando l'architettura storia della zona. No ai cordoli di cemento e sì a sistemi di protezione delle corsie di bus e tram che rispettino il luogo come cordoli di plastica o paletti. Se pensano di aprire l'autostrada a San Giovanni, chiederemo alle Soprintendenze un intervento a tutela del paesaggio. E stavolta non ci sarà via dei Fori Imperiali come merce di scambio per posare new jersey, chi tutela il valore della città dovrà ascoltarci, altrimenti ricorreremo in ogni sede per fermare un progetto da matti. Immaginate cosa accade in una corsia preferenziale protetta da cordoli in caso di guasto di un bus o un tram. Via Emanuele Filiberto sarà un grande imbuto nel quale finirà tutto il flusso di transito da San Giovanni all'Esquilino e viceversa”.