Roma

Scialpi e il marito ci mettono la faccia. Unioni civili: “L'Italia si svegli, è ora”

Ci saranno anche il cantante Giovanni Scialpi e suo marito Roberto Blasi sabato 23 gennaio in  piazza del Pantheon per chiedere all'Italia di svegliarsi. La coppia, che si è unita in matrimonio a New York, lo scorso agosto dopo sei anni di convivenza, sarà nelle prime file del flash mob ideato da Angelo Cruciani e lanciato in rete con l'hashtag #SVEGLIAITALIA. Un'iniziativa organizzata per suonare idealmente la sveglia a un Paese che attende da troppo tempo il riconoscimento dei diritti delle persone Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transgender).
In occasione della discussione in Senato del disegno di legge sulle unioni civili, slittata al 28 gennaio, le associazioni nazionali Arcigay, ArciLesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno, Mit (Movimento identità transessuale) hanno chiamato a raccolta gli attivisti e le attiviste portando con sé orologi e sveglie da far squillare all'unisono, alle 15 in punto. Allargando il perimetro della lotta per l’uguaglianza anche a realtà "laiche" come Amnesty International, Arci, Cgil ed Uaar, l’unione degli atei e degli agnostici razionalisti.
“Io e mio marito saremo in prima linea mettendo in piazza non solo la faccia del personaggio ma anche il nostro amore affinché la legge Cirinná possa passare al Senato nella sua integrità, regolamentando il nostro diritto alla famiglia e ai nostri figli” ha spiegato Scialpi. “Invito tutti ad unirsi a noi per perorare la causa e mi auspico l'adesione di tutti i miei colleghi per dare maggiore risalto alle manifestazioni congiunte”.