Roma
Zingaretti, guai con gli avvocati: Regione Lazio, debiti nascosti per 26 mln
L'avvocatura regionale del Lazio allo sbando: “E' permeabile e precaria”. La lettera segreta che inchioda il Governatore Zingaretti sul debito monstre: sapeva
di Fabio Carosi
Per Nicola Zingaretti, segretario Pd e Governatore del Lazio arriva una nuova tegola: sulla sua Regione Lazio pendono richieste di pagamento del oltre 26 mln di euro da parte di consulenti esterni. E' un debito mostruoso.
E il debito monstre si aggiunge ai 5 mln di euro di spese correnti per le consulenze e al debituccio furi bilancio - sempre per spese legali – certificato dall'Assessore alla Commissione Bilancio.
A mettere nero su bianco l'incredibile somma che la Regione Lazio deve agli avvocati consulenti è lo stesso supercapo dell'Avvocatura che lo scorso 28 dicembre e quindi in pieno periodi di approvazione del bilancio regionale – ha scritto in via riservata al Presidente Zingaretti e per conoscenza al segretario Generale della Regione Lazio, Andrea Tardiola. Lettera interna ma protocollata che affaritaliani.it è in grado di esibire a testimonianza che Zingaretti conosceva il disastro dell'Avvocatura e le conseguenze sui conti della Regione.
E cosa dice il dirigente dell'Avvocatura Rodolfo Murra? Tre pagine id fuoco in cui denuncia che gli “uffici regionali sono composti da funzionari non tutti dotati delle medesime impostazioni professionali e soprattutto di disomogenea preparazione e attitudine.... l'assenza del ruolo poi rende pericolosamente permeabile e precaria la struttura”. Quanto al fiume di incarichi esterni con relative parcelle milionarie, Murra sostiene che sono “stati individuati a volte per soddisfare esigenze clientelari ovvero grazie a conoscenze personali”. E qualora ci fossero ancora dubbi sullo sfascio che regna negli Uffici dove la Regione si difende dal mare di cause tra Tar, Consiglio di Stato e Corte Costituzionale, Murra affonda: “... le esternalizzazioni sono sono state affatto avversate dai legali interni.. che si sono visti sgravare di consistente lavoro”.
Zingaretti, dunque, al suo secondo mandato non poteva non sapere cosa accadeva e lo sottolinea lo stesso Murra che aggiunge: “L'assenza di un sistema informatico di gestione delle cause.... ha impedito di censire il contenzioso esistente”.
Sempre nella lettera-verità il capo dell''Avvocatura affida a una nota a piè di pagina la stima del debito: “Ad oggi l'esposizione debitoria che l'Amministrazione ha maturato come somme non pagate e reclamate a titolo di compensi professionali, ammonta a 26.314.101 euro, 15”.
La conclusione è degna della migliore burocrazia e in sintesi è una richiesta di uomini e risorse .. “da altre strutture”. Seguono auguri “per un fertile e proficuo Anno Nuovo”.