Pillole d'Europa

TUTELA DEI PENSIONATI IN EUROPA, INNOVAZIONE IN AERONAUTICA, WIFI4EUROPE E..

Pillole d'Europa di Cinzia Boschiero

TUTELA DEI PENSIONATI IN EUROPA, INNOVAZIONE IN AERONAUTICA, WIFI4EUROPE E LO SPAZIO UNICO EUROPEO DELL’IVA

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI EUROPEI E CONOSCERE DIRITTE E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI - In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com

Domanda: sono un appassionato di aeronautica e volevo sapere se ci sono collaborazioni con Paesi europei per gli F35, grazie Marino Butterru

Risposta: Sì. Lanciato negli USA per dotare le tre Forze Aeree statunitensi di un caccia interforze da supporto tattico, il velivolo F-35 Lightning II -  allora denominato JSF (Joint Strike Fighter) coinvolge in particolare otto nazioni ovvero Regno Unito, Italia, Olanda, Canada, Australia, Turchia, Danimarca, Norvegia Giappone e Israele che hanno deciso di ordinare alcuni esemplari. Il Lockheed Martin F-35 Lightning II (https://www.f35.com - F-35 Italy First Flight: https://www.f35.com/media/videos-detail/the-first-italian-built-f-35-makes-first-flight/P24) è l’unico velivolo da combattimento americano di nuova generazione oggi in produzione. L’Italia è partner di Livello II del programma, che è stato selezionato dalla Marina Militare e dall’Aeronautica Militare per l’ammodernamento delle proprie linee tattiche. La Divisione Velivoli di Leonardo gestisce la FACO di Cameri (Novara); Cameri è un centro di eccellenza a livello europeo ed internazionale in cui sono assemblati gli esemplari italiani e parte di quelli ordinati dall’Olanda. I siti di Foggia e Nola realizzano le parti in composito e metalliche del cassone alare completo, del quale la Divisione Velivoli è seconda fonte di produzione anche per gli esemplari americani. Si segnala anche il progetto OCEAN2020 che è un’iniziativa di ricerca finanziata dall’Unione Europea attraverso il Fondo Europeo per la Difesa della Commissione Europea. Il valore complessivo del finanziamento è pari a circa 35 milioni di euro. Leonardo è stata, inoltre, selezionata per il progetto GOSSRA per la standardizzazione degli apparati in dotazione ai soldati. Leonardo ha firmato il 28 marzo 2018 un accordo di finanziamento per OCEAN2020, il più importante progetto relativo al bando di gara del Fondo Europeo per la Difesa sulle tecnologie per la sicurezza marittima, finanziato dall’Unione Europea e implementato dall’Agenzia Europea per la Difesa (EDA). Quest’ultima agirà in qualità di contracting authority, nell’ambito del programma “Preparatory Action on Defence Research”. La firma si è svolta presso la Commissione Europea alla presenza del Commissario europeo per l’industria e l’imprenditoria, Elzbieta Bienkowska e dell’Amministratore Delegato di Leonardo, Alessandro Profumo. Il progetto è guidato da Leonardo nella veste di coordinatore di un consorzio composto da  42 partner di 15 paesi dell'Unione Europea. “OCEAN2020 consentirà di promuovere la ricerca tecnologica in un settore di forte interesse, come la sicurezza marittima, di grande attualità per l’Europa e per l’area del Mediterraneo in particolare”, ha dichiarato Alessandro Profumo, Amministratore Delegato di Leonardo, “Il nostro team si è imposto in una procedura competitiva grazie a una proposta tecnologicamente innovativa e di grande valenza strategica, frutto di un’intensa ed efficace collaborazione tra tutti i 42 partner del consorzio, che desidero ringraziare per l’importante contributo”.  Di recente si è recata una delegazione della associazione UGIS a visitare il sito di Cameri con trasporto organizzato dal Ministero della Difesa a Cameri, visita della fabbrica dopo incontro e presentazione da parte del direttore, briefing di alcuni ingegneri sia americani che italiani e referenti anche di Leonardo sugli aspetti tecnologici del caccia invisibile F-35 alla presenza del responsabile del progetto dell’aeronautica militare ed è stato ribadito dai relatori presenti che, in una seconda fase Cameri diventerà il centro di supporto per gli F-35 basati nell’area europea e mediterranea. Leonardo, nell’ambito dello stesso “Preparatory Action on Defence Research”, è stata inoltre selezionata per il progetto GOSSRA, coordinato da Rheinmetall, che si pone l’obiettivo di standardizzare apparati ed equipaggiamenti dei soldati allo scopo di migliorare l'interoperabilità durante le operazioni congiunte condotte dalle forze dei Paesi dell'UE. Leonardo sostiene con fermezza la proposta della Commissione volta a dotare il Fondo Europeo per la Difesa di un budget pari a 1,5 miliardi di euro all'anno a partire dal 2021. Di questo ammontare, circa 1 miliardo di euro all’anno sarà  dedicato al sostegno delle capacità di difesa e allo sviluppo comune di capacità tra Paesi dell’UE. Un importo pari a 500 milioni di euro verrà invece destinato alle attività di ricerca, fondamentali per la crescita e la competitività dell’industria della difesa europea.

Domanda: sono un veterinario e trovo davvero errati i dati Eurostat sulle pensioni italiane non c’è nessuno che se ne sta occupando? Enrico Salvetti

Risposta: Le segnalo che si terrà a Salerno dal 14 al 18 aprile il convegno nazionale FEDERSPeV. La FEDER.S.P.e V. (Federazione Nazionale Sanitari Pensionati e Vedove) è l'unica associazione sindacale che non si occupa solo di titolari di pensione, ma si fa carico istituzionalmente anche dei problemi delle loro vedove, che entrano a far parte in prima persona degli Organi Direttivi dell'Associazione stessa, ne fanno parte medici, veterinari e farmacisti, vedove e superstiti; è apartitica senza scopo di lucro e si sta dando molto da fare per difendere le verità sulle pensioni.  “La Commissione europea per il coordinamento delle politiche economiche e di bilancio dei Paesi membri ha indicato l’Italia, l’Ungheria e Cipro come i tre Stati  con ‘squilibri macro economici eccessivi’,” dice il prof. Michele Poerio, Presidente FEDERSPeV ed esponente del Forum di 13 associazioni nazionali dei pensionati,” Il Commissario UE per gli affari economici il francese Pierre Moscovici ha esortato a non sottovalutare la ‘bassa crescita italiana che è sotto la media europea’. La sostenibilità dei conti pubblici nel lungo termine si starebbe ‘deteriorando’ a causa della spesa pensionistica. Noi come  FEDERSPeV e come Forum nazionale dei Pensionati, riuniti a Salerno, ribadiremo che  l’Istat deve trasmettere ad Eurostat i dati che dimostrano che la spesa pensionistica  è in attivo in Italia. Inoltre è fondamentale separare l’assistenza dalla previdenza e tutelare chi, cittadini, come noi, ha versato i contributi reali tutta la vita e non deve essere penalizzato una volta in pensione I pensionati italiani sono circa 16,1 milioni di cui 8,2 milioni assistiti parzialmente o totalmente dallo Stato. Ci si sta accanendo contro quelle che vengono definite pensioni d’oro ma che d’oro non sono (duemila-tremila euro lorde al mese) e che sono frutto di anni di lavoro e quindi sono contributi di diritto dovuti e che vanno tutelati.   Per l’assistenza nel 2017 sono stati spesi in Italia oltre 107 mld,cifra destinata ad aumentare per il sopracitato reddito di inserimento. La spesa previdenziale pura sul PIL nel 2017 è stata del 10% circa , ampiamente nella media OCSE, mentre l’ISTAT aveva comunicato ad EUROSTAT che la spesa previdenziale era del 19% del PIL comprendendo anche l’assistenza. Si tratta di una vera e propria manipolazione dei dati nei confronti della quale abbiamo presentato numerosi esposti-denunce in tutte le sedi giurisdizionali possibili. A Salerno ricorderemo le disparità europee: una pensione di 20.000 euro lordi annui (certamente non d’oro) versa in Italia 4.000 euro di imposta, contro i 2.000 in Spagna, i mille euro in Gran Bretagna, e i 500  euro in Francia e i 39 euro in Germania ;  inoltre i pensionati sono una risorsa, per questo non devono essere vessati ulteriormente, in quanto  rappresentano oggi il più importante ammortizzatore sociale italiano nei confronti di figli e nipoti disoccupati o sottoccupati, calcolato dal CENSIS in oltre 6 mld anno”.

Domanda : non ho compreso cosa sarà dell’Iva a livello europeo, mi può spiegare? Antonella Muccio

Risposta: la Commissione europea ha proposto nuove norme per dare maggiore flessibilità agli Stati membri nel fissare le aliquote dell'imposta sul valore aggiunto (IVA) e creare un contesto fiscale più favorevole allo sviluppo delle piccole e medie aziende. Si vuole creare uno spazio unico europeo dell’Iva per ridurre drasticamente i 50 miliardi di euro persi ogni anno a causa di frodi dell'Iva nell’UE. Le norme comuni dell’UE in materia di Iva, approvate da tutti gli Stati membri nel 1992, sono ormai superate e troppo restrittive e consentono agli Stati membri di applicare aliquote Iva ridotte solo a un numero limitato di settori e prodotti. Al tempo stesso, i paesi dell’UE considerano le aliquote Iva un utile strumento per perseguire i loro obiettivi politici. La Commissione europea mantiene ora il suo impegno di offrire agli Stati membri una maggiore autonomia sulle aliquote. Gli Stati dell’Unione europea saranno su un piano di maggiore parità per quanto riguarda alcune eccezioni esistenti alle norme, note come deroghe Iva. I costi globali di conformità all’Iva saranno ridotti del 18 per cento all’anno. Saranno ridotti gli oneri burocratici per le piccole imprese che operano oltre frontiera, il che contribuirà alla loro crescita e alla creazione di posti di lavoro.

Domanda: cos’è WIFI4EUROPE? Barbara Vincenti

Risposta: ha detto di recente Mariya Gabriel, Commissaria responsabile per l'Economia e la società digitali: “L'iniziativa WiFi4EU della Commissione europea permetterà a migliaia di cittadini europei di accedere gratuitamente a Internet in spazi pubblici su tutto il territorio dell'UE. Grazie al programma WiFi4EU, le comunità locali avranno la possibilità di offrire la connettività ai loro cittadini che potranno così trarre pienamente vantaggio dalle infinite opportunità offerte dalla digitalizzazione. Si tratta di un passo concreto verso la realizzazione del mercato unico digitale.” Sono stati stanziati 120 milioni di euro dal bilancio dell'UE fino al 2020 per finanziare le apparecchiature necessarie ai servizi WiFi gratuiti pubblici in ottomila Comuni in tutti gli Stati membri e in Norvegia e Islanda. Sul portale WiFi4EU i Comuni di tutta Europa sono invitati a registrare i loro dati sin da ora, in vista del primo invito a presentare progetti che sarà pubblicato a metà maggio, per avere così la possibilità di beneficiare del finanziamento comunitario per costituire punti di accesso a Internet senza fili gratuiti in spazi pubblici. Il programma WiFi4EU offre ai Comuni buoni per un valore di 15mila euro per installare punti di accesso WiFi in spazi pubblici tra cui biblioteche, musei, parchi pubblici e piazze. I Comuni possono utilizzare i buoni WiFi4EU per acquistare e installare le apparecchiature WiFi (punti di accesso senza fili) in centri di aggregazione pubblica a loro scelta, mentre i costi di manutenzione della rete saranno a loro carico.