Sesto San Giovanni

Case popolari a Sesto, Salvini: "Anche per il Tar prima gli italiani"

Il Tar dà ragione al Comune di Sesto San Giovanni che per le graduatorie per gli alloggi impone agli stranieri di dimostrare di non avere proprietà all'estero

Sesto, case popolari "prima agli italiani": il Tar dà ragione al Comune

Case popolari, il Tar ha dato ragione al Comune di Sesto San Giovanni, che ha imposto per gli stranieri che fanno richiesta di un alloggio di dimostrare di non avere proprietà all'estero. Una donna ecuadoriana aveva fatto ricorso per essere stata esclusa a suo dire in modo discriminatorio dalle graduatorie. Ma il Tar, come raccontato da Affaritaliani.it Milano, ha confermato con la propria sentenza la validità del provvedimento voluto dall'assessore leghista alle Politiche Abitative e Sicurezza.

Una decisione commentata ora anche dal ministro dell'interno e leader della Lega Matteo Salvini: "Gli stranieri che vogliono una casa popolare devono dimostrare di non avere proprieta' all'estero. È una richiesta di buonsenso, che pochi giorni fa e' stata approvata dal Tar. Il tribunale ha bocciato il ricorso di una donna dell'Ecuador che si sentiva discriminata da una decisione dell'assessore leghista alle Politiche Abitative e Sicurezza della Citta' di Sesto San Giovanni, a Milano, che l'aveva esclusa dalle graduatorie. Anche secondo i giudici, e' necessario pretendere la documentazione completa. Una scelta che rispetta gli italiani e gli stranieri che seguono le regole. Con questa impostazione, nel 2018 a Sesto San Giovanni sono stati assegnati 2 appartamenti su 39 a persone straniere. Nel 2016 (amministrazione di centrosinistra) furono 29 alloggi per gli stranieri su 36. Prima gli italiani, dalle parole ai fatti!"