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De Rossi profeta a Roma? Come Gattuso al Milan: quando la bandiera sventola in panchina
Daniele De Rossi (foto Lapresse)

De Rossi profeta sulla panchina della Roma

Daniele De Rossi vive un momento magico. Ed è tutto meritato. Lui che è stato 'Capitan Futuro' da giocatore (grande giocatore...) nel cuore del centrocampo giallorosso e che oggi è diventato il profeta della panchina romanista. Arrivato a gennaio, dopo l'esonero di Josè Mourinho, è stato capace di ribaltare la squadra come un calzino. Subito la Roma ha cambiato marcia in campionato, tenendo una media quasi scudetto e proiettandosi in zona Champions. Il bilancio dice 17 partite tra serie A ed Europa League con 12 vittorie, 3 pareggi e 2 sole sconfitte (di cui una ininfluente sul campo del Brighton).

De Rossi e il capolavoro Roma contro il Milan: scacco matto a Pioli

Il capolavoro (tattico e di preparazione complessiva) compiuto in Europa League è storia recente: due partite di quarti di finale che hanno visto Dybala e compagni dare scacco matto al Milan di Stefano Pioli. Ingabbiando le sue frecce sulla sinistra (Theo Hernandez - Leao) e contenendo gli altri tenori (da Loftus Cheek a Pulisic, passando per un Olivier Giroud sempre imbrigliato dai difensori e... l'unica volta che ha visto la luce il francese ha colpito la traversa a due passi dal portiere).

De Rossi, Roma e il sogno Europa League. Sogno finale con l'Atalanta di Gasperini

Applausi a scena aperta per De Rossi, mentre Roma ora sogna di portare a termine l'impresa solo sfiorata (con la sconfitta ai rigori in finale contro il Siviglia) un anno fa: vincere l'Europa League. Obiettivo alla portata, anche se gli ostacoli non mancheranno sulla strada che porta alla gloria: difficile la semifinale contro il super Bayer Leverkusen (trionfatore della Bunbdesliga, chiedere al Bayern Monaco per credere...) e poi chissà, magari un derby in finale contro l'Atalanta di mago Gasperini (Marsiglia permettendo).

De Rossi profeta a Roma? Come Gattuso al Milan: quando la bandiera sventola in panchina

Una storia, quella del tecnico capitolino che ricorda quella di un suo ex compagno di nazionale: Ivan Gennaro Gattuso. Ringhio venne promosso come allenatore del Milan (in quel caso allenava la Primavera) con un po' di scetticismo generale. Nel giro di poche settimane conquistò tutti - squadra e i suoi tifosi - lui cuore rossonero sin da bambino, riportando entusiasmo nell'ambiente e arrivando a sfiorare nel medio periodo la qualificazione in Champions League (che per quel Milan era un piccolo scudetto). Se ne andò dopo meno di tre anni, con tanti rimpianti da parte dei supporter rossoneri. Poi alti e bassi tra Napoli (dove comunque ha vinto una Coppa Italia) e le esperienze all'estero (Valencia, Marsiglia). E chissà, forse, se fosse rimasto, sarebbe stato lui a condurre il Milan allo scudetto da mister.

Daniele De Rossi è stato chiamato a Trigoria con appena 17 panchine di esperienza (alla guida della Spal dove aveva raccolto solo 3 vittorie tra campionato e coppa nazionale) dimostrando che era comunque pronto a sfuttare l'esperienza giusta. Soprattutto come condottiero del suo popolo. E la speranza dei tifosi giallorossi è che ora la Roma guidata da Mister Futuro non si fermi più scrivendo una favola bellissima anche da allenatore.





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