Garattini: "Droghe leggere non esistono. Gli effetti della cannabis light..."
Garattini: "Cannabis light, errore sdoganarne la dicitura. L'idea di droga leggera significa incentivare le persone a sottovalutarla"
Garattini: "Droghe leggere non esistono. Gli effetti della cannabis light..."
Silvio Garattini in queste ore lascia la direzione dell’Istituto Farmacologico Mario Negri di Milano per diventarne presidente. "Non esistono le droghe leggere. Esistono le droghe, e le droghe possono avere effetti collaterali diversi. Tutte, nessuna esclusa, creano dipendenza", spiega Garattini in un'intervista all'Avvenire.
Cannabis light e droghe leggere, l'appello di Garattini ai giovani
Garattini è d’accordo col parere espresso dal Consiglio superiore di sanità di vietare la vendita delle 'droghe leggere': "È esatto, anche se tengo a precisare che in questo frangente non parlo a titolo di membro del Css visto che a questo parere non abbiamo collaborato. Credo in ogni caso che le perplessità espresse siano assolutamente pertinenti visto che, anche se a bassa concentrazione, il tetraidrocannabinolo (detto comunemente Thc) è rischioso per la salute degli individui. Penso in particolare ai giovani e ai giovanissimi, sul cui sviluppo cerebrale questa sostanza può avere effetti devastanti. Effetti evidenziati con chiarezza da numerosi studi scientifici.
Garattini: "Cannabis light, errore sdoganarne la dicitura. L'idea di droga leggera significa incentivare le persone a sottovalutarla"
Garattini sulla dicitura “cannabis light” sdoganata... "Un grave errore, visto che avvalorare l’idea che una droga è leggera significa incentivare le persone a sottovalutarla, e a provarne il consumo. Il problema non è infatti solo sanitario, ma culturale ed educativo. Come possiamo promuovere fra i giovani corretti stili di vita e fare campagne contro il consumo di droga, alcol o persino sigarette se poi diciamo che in forma leggera, in piccole quantità, non fanno male?"
Garattini sull'uso terapeutico della cannabis
A Milano di recente è stato fatto il punto sull'uso terapeutico della cannabis nel corso di un incontro con convocato da Garattini. Che dice all'Avvenire: "L’uso terapeutico della cannabis è argomento completamente diverso. È chiaro che se ci sono benefici per i malati che la scienza potrà documentare in modo puntuale e preciso, sarà giusto impiegare questa sostanza per alleviarne il dolore o addirittura curarli. Ciò che è emerso in quel convegno tuttavia è che siamo ancora lontani sia dal capire se questi benefici effettivamente esistano (per ora siamo fermi a dei riscontri minimi sulla spasticità in persone con sclerosi multipla) sia dalla certezza che i farmaci a base di cannabis vengano confezionati in modo corretto, e omogeneo, su tutto il territorio. Da un punto di vista di sicurezza farmacologica, tuttavia, ai pazienti dobbiamo assicurare la qualità di ciò che viene loro somministrato e stabilire la qualità di un estratto da pianta è questione complessa. Servono studi, e ancora tanta ricerca".