Paolo Taveggia: "Vi spiego come nascono le vittorie del Milan"

di Luca De Franco

Paolo Taveggia è un profondo conoscitore del calcio italiano. Dal 1986 al 1993, è stato dirigente del Milan. Nel 1994, è andato negli Stati Uniti per collaborare all'organizzazione del campionato mondiale. In seguito, ha lavorato per l'Uefa, ha diretto l'organizzazione della finale di Champions League che si è svolta a San Siro (il 23 maggio 2001, tra Bayern Monaco e Valencia) ed è tornato a lavorare per il Milan. Attualmente, ne è coordinatore del settore giovanile. Affari lo ha intervistato in esclusiva.

Dott. Taveggia ci parli del settore giovanile del Milan.
"E' composto da undici squadre. Ogni squadra raggruppa i ragazzi a seconda dell'anno di nascita. Le squadre partecipano a campionati regionali e nazionali. Quest'anno è stato molto positivo perché gli allievi diretti da Chicco Evani hanno vinto lo scudetto. I fattori del nostro successo sono, principalmente, tre: 1) abbiamo riunito tutte le squadre del settore giovanile nella stessa sede: il Centro Sportivo Vismara. In origine, il Vismara ospitava solo ragazzi con problemi fisici. Stare a contatto con i campioncini del Milan, è positivo per questi ragazzi. Allo stesso modo, i nostri giocatori imparano qual è la realtà della vita stando a contatto con i meno fortunati. 2) Abbiamo coinvolto dei grandi campioni come Evani, Franco Baresi e Giovanni Galli. Per i ragazzi è un sogno lavorare con questi fuoriclasse e questo li stimola a dare il massimo.  3) Gli specialisti di Milan Lab, che si sono sempre occupati della prima squadra, hanno iniziato a seguire anche il settore giovanile."

Quanti ragazzi riescono a sfondare?

"Ogni anno, i collaboratori del settore giovanile vedono 10.000 ragazzi. Mille di questi ragazzi, sono invitati a fare un provino. Cento di loro, lo superano. Una decina, diventano campioni."

Paolo Maldini

Un 18enne che ha già sfondato è Pato. Crede che farà la differenza anche in Italia?
"Me lo auguro perché Pato è un grande talento. E' logico che avvertirà la pressione dei media. Quando è arrivato a Milano, un centinaio di giornalisti lo aspettavano all'aeroporto. Noi lo aiuteremo anche in questo. Il Milan è sempre stato molto attento al rapporto con i giocatori. Inoltre, Pato troverà tanti connazionali e questo dovrebbe aiutarlo ad inserirsi. Da noi, vige un codice di comportamento molto preciso, basato sul rispetto reciproco. Infatti, non si è mai visto un giocatore del Milan insultare un compagno a mezzo stampa. Nessuno dice ai nuovi arrivati come si devono comportare, lo capiscono stando a Milanello."

Segue: Paolo Taveggia parla di Kakà, Seedorf, Maldini, Galliani  e racconta  un aneddoto su Berlusconi. 

*BRPAGE*

Un commento sui giocatori del Milan che, ieri, sono stati premiati dall' Uefa. 
"I premi, secondo me, hanno avuto motivazioni diverse. Maldini è stato premiato per la sua straordinaria carriera. Lui stesso, ha detto che la passata stagione non è quella in cui ha giocato meglio. Clarence Seedorf ha vinto la Champions League con squadre diverse, due volte con il Milan. Un traguardo tanto sensazionale, non poteva essere ignorato. Kakà è stato capocannoniere della squadra che ha vinto la Champions League, ha compiuto giocate indimenticabili, quindi era logico che venisse premiato sia miglior attaccante che miglior giocatore." 

Clarence Seedorf


Da vent'anni, il Milan continua a vincere. Qual è il vostro segreto?
"Come disse Adriano Galliani, il Milan vince perché siamo un gruppo unito. Lavoriamo insieme da vent'anni, ci conosciamo tanto bene da capirci al volo e da smorzare sul nascere eventuali dissapori. I compiti di ciascuno sono chiari e nessuno invade il campo altrui. Fin dall'inizio, il presidente Berlusconi ha dato direttive precise sul modo di lavorare e sugli obiettivi da raggiungere. Io lo conosco dal 1979, perchè eravamo vicini di casa a Milano 2. E' sempre stato molto attento al rapporto umano, non solo con me. Tutti gli altri, hanno seguito il suo esempio. I successi del Milan sono, principalmente, merito suo."

Ci racconti un aneddoto su Berlusconi.

"Quando il Milan ha giocato contro il Mechelen allo stadio Heysel, il Presidente Berlusconi ci ha detto di portare una rosa per ognuno dei 34 tifosi italiani che hanno perso la vita nella tragica notte della finale Liverpool-Juventus. Quando siamo tornati in Italia, a Torino è comparso lo striscione: Milan, 34 volte grazie."   

Lei ha lavorato negli Usa. Crede che il calcio riuscirà a sfondare ora che c'è Beckham?
"Il calcio in America ha un grande futuro. Già adesso le loro principali competizioni attirano 90.000 spettatori (quando i campionati di football NFL, pallacanestro e baseball sono fermi). Quello che è sorprendente, è che gli americani si muovano anche per vedere in azione squadre che non conoscono. Di recente, ho organizzato tre partite della primavera del Milan negli Stati Uniti. Ogni volta, lo stadio era esaurito."
 

 


Zurich Connect

Zurich Connect ti permette di risparmiare sull'assicurazione auto senza compromessi sulla qualità del servizio. Scopri la polizza auto e fai un preventivo

Abiti sartoriali da Uomo, Canali

Dal 1934 Canali realizza raffinati abiti da uomo di alta moda sartoriale. Scopri la nuova collezione Canali.

In evidenza

Ascolti, Isola dei Famosi top Harry Potter batte Floris

I sondaggi di

Se domenica ci fossero nuove elezioni politiche, chi voteresti?

RICHIEDI ONLINE IL TUO MUTUO
Finalità del mutuo
Importo del mutuo
Euro
Durata del mutuo
anni
in collaborazione con
logo MutuiOnline.it