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Turismo: Sardegna, prima stagione con segno meno dopo sei ottime annate
Manca (Federalberghi): “Nel 2019 è tornato il last minute". Onorato (Moby): “Prezzi dei traghetti abbassati, ma i passeggeri sono diminuiti"
Turismo in Sardegna: la stagione 2019 è la prima con segno meno dopo anni in cui anche il revenue (il ricavo delle strutture alberghiere) cresceva. A luglio gli operatori del settore sono corsi ai ripari con sconti e offerte. Moby: la Sardegna è influenzata marginalmente dal prezzo del traghetto
Federalberghi ha diffuso a inizio luglio un rapporto sulla stagione turistica in Sardegna dal quale emergeva come nel 2019 il numero di vacanzieri fosse in calo del 5%: circa 750mila in meno rispetto allo scorso anno.
A distanza di un mese Affaritaliani.it ha intervistato il Presidente di Federalberghi Sardegna, Paolo Manca, per capire se la situazione fosse cambiata.
“La situazione è leggermente migliorata: per quello che riguarda presenze e arrivi il saldo finale vedrà solamente un piccolo calo rispetto all’anno scorso. Avremo sicuramente un calo più pesante per quello che riguarda il fatturato. Gli operatori hanno fatto azioni di sollecitazione del mercato con sconti, offerte e operazioni di marketing che hanno riallineato i flussi. La perdita si dovrebbe attestare attorno al 3%, 4% per arrivi e presenze”, ha detto Manca ad Affaritaliani.it.
I numeri cambiano molto a seconda delle zone prese in analisi. Ci sono aree che fanno gli stessi numeri dell’anno scorso, zone che perdono molto e altre zone di nicchia con punti di crescita. “Le macro aree (Gallura, zona di Chia, Villasimius e Alghero) presentano tutte numeri negativi che variano a seconda dell’area. Andando in ordine di dimensione: Gallura, Alghero, Villasimius e Costa Rei, in ultimo Chia. Esistono poi micro aree come l’Ogliastra o la parte di Orosei che hanno numeri importanti ma non a livello dei primi quattro”, ha continuato il Presidente di Federalberghi Sardegna.
“La Costa Smeralda (e in senso stretto i quattro alberghi Marriot) ha quest’anno numeri altalenanti; mentre per quanto riguarda la Costa Smeralda in senso allargato (quindi il comune di Arzachena) notiamo numeri che rispecchiano quelli della Gallura: una diminuzione importante del mercato tedesco, un ritardo delle prenotazioni degli italiani, un calo generale vicino al 5% e un fatturato che sarà in pesante flessione”.
Il calo del fatturato non può essere ancora quantificato. C’è da dire che “sconti e offerte sono una soluzione di supporto a una stagione come questa. Ricordiamo che veniamo da sei anni consecutivi di crescita”, ha detto il presidente Manca.
“In Sardegna si trovano anche tante soluzioni a 50, 60 euro in alberghi di buona categoria. Non c’è solo la Costa Smeralda con strutture a migliaia di euro. Venire in Sardegna – ha detto Manca – risulta essere costoso soprattutto per via del trasporto, fattore che moltiplica l’impegno finanziario per le famiglie. Ricordiamo che in Sardegna sette turisti su dieci sono famiglie”.
“Abbiamo pagato lo scotto della cattiva programmazione”, ha detto Manca rispetto al tema del costo e della non totale capillarità dei collegamenti con la Sardegna. “Gli anni scorsi si vendeva tutto troppo facilmente. Quest’anno si è pensato di poter partire con un livello tariffario molto alto. La conseguenza è che ad oggi le compagnie di navigazione stanno ancora facendo sconti”.
“Il trasporto aereo è dominato dal mercato straniero. Un turista su due in Sardegna è straniero, anche se la percentuale varia da zona a zona. In Gallura abbiamo quasi il 70% di stranieri e il 30% di italiani; a Villasimius è quasi il contrario: 60 a 40 per gli stranieri. Il totale dell’isola è 51 a 49 per gli stranieri (dato 2018)”.
“Il 2018 è stato il primo anno in cui c’è stata l’inversione di tendenza. Fino al 2018 sono sempre stati più gli italiani degli stranieri. Sotto questo aspetto, il 2019 dovrebbe rimanere in linea con il 2018”.
Il presidente Manca ha poi sottolineato come siano calati i turisti tedeschi e aumentati i turisti stranieri di altre nazionalità, ed ha concluso affermando che “quella del 2019 non è una cattiva stagione, però è la prima stagione con segno meno dopo tante stagioni con il segno più”.
“Soprattutto, negli anni passati, cresceva quello che in gergo viene chiamato revenue, e quindi il ricavo delle strutture. Quest’anno purtroppo assistiamo a un cambiamento da questo punto di vista: una linea di prezzi diversa da quella degli ultimi anni ed è tornato il last minute. Nelle stagioni passate, a maggio i giochi erano quasi fatti e il venduto superava il 70%. Quest’anno al primo di luglio su agosto avevamo ancora un 50% da vendere. Oggi fortunatamente non è più così e agosto si aggira a riempimenti superiori all’80%. La definizione del last minute servirà a capire quale sarà il numero finale per questa stagione turistica in Sardegna”.
Turismo in Sardegna: Onorato (Moby) ad Affaritaliani.it: "La stagione è partita in ritardo, ma può ancora essere chiusa positivamente. Dato interessatente: Sardegna poco influenzata dal prezzo del traghetto, quest'anno prezzi bassi e contrazione del mercato"
L’armatore Alessandro Onorato, vicepresidente e responsabile commerciale Moby, ha sottolineato ad Affaritaliani.it come l’inversione del trend sui volumi dei passeggeri che viaggiano in Sardegna sia un dato in contro tendenza rispetto all’andamento dei prezzi. La Sardegna infatti, tra le mete più ambite della penisola, sembra essere influenzata marginalmente dal quello che è il prezzo del traghetto.
Per sei anni i prezzi dei traghetti sono andati diminuendo e i volumi del trasporto non sono di conseguenza aumentati. “Quest’anno abbiamo i prezzi più bassi e riscontriamo una contrazione del mercato”, ha detto l’armatore ad Affaritaliani.it. “Un altro dato interessante è quello del traffico aereo. I volumi dei trasporti di aerei e di navi tendenzialmente viaggiano con indicatori simili: quando c’è un aumento del traffico che viaggia su aereo c’è un aumento del traffico che viaggia su nave e viceversa. Noi che lavoriamo anche nel settore merci vediamo positivamente l’aumento del traffico aereo". Onorato ha poi raccontato di come esista una minoranza di famiglie che decida di sfruttare entrambi i mezzi di trasporto per raggiungere l'isola, con uno dei componenti che viaggia in nave con l’autovettura e il resto della famiglia in aereo.
Per Moby quella del 2019 è una stagione che si attesta su numeri simili a quelle passate: “Non stiamo soffrendo anche se non riscontriamo l’aumento sperato, trovandoci appunto in una situazione competitiva con tariffe più basse”.
“La stagione è partita in ritardo, ma ha ancora tempo per recuperare”, ha detto il vicepresidente e responsabile commerciale Moby. “Noi abbiamo avuto fino a dicembre quasi il 30% di prenotazioni in meno sulle rotte del nord Italia, in particolare da Genova. Il ritardo è stato ora recuperato e su Genova siamo in pari”.
Come il Presidente di Federalberghi, Onorato pensa che la stagione sia caratterizzata dal ritorno del last minute, “anche su mercati come quello di Germania e Svizzera che non sono abituati a questo fenomeno”. La stagione, secondo l’armatore, “può ancora essere chiusa positivamente”.
Il Presidente di Federalberghi Sardegna, Paolo Manca, ad Affaritaliani.it: “In Sardegna 7 turisti su 10 sono famiglie”. Non tutto, però, è baby-friendly. Almeno non in Costa Smeralda
Turismo in Sardegna: i trasporti
L’isola si può raggiungere via cielo o via mare. La scelta dell’aereo comporta il noleggio quasi obbligato di un’auto (a meno che uno non decida di rimanere fermo nel residence, cosa che, vista la varietà e qualità delle spiagge, limiterebbe di molto la godibilità della vacanza).
L’utilizzo della nave permette di portare con sé la propria autovettura nonché un numero maggiore di bagagli, aspetti che incidono nei fattori decisionali di una famiglia con bambini piccoli al seguito.
La compagnia Moby è orientata alla cura e attenzione dei più piccoli. Una strategia che si declina non solo nella presenza dei famosi personaggi Looney Tunes (disegnati, in cartonato, a grandezza reale in plastica ed anche in formato oversize e “animati”), ma anche nella possibilità di usufruire di aree gioco e di ristoro dedicate e nella gentilezza di tutto il personale che per i bambini ha un occhio di riguardo. Nota dolente: i prezzi. Come ha detto ad Affaritaliani.itl'armatore Alessandro Onorato, la compagnia ha negli ultimi anni abbassato i prezzi costantemente e, dato interessante, questo non ha comportato un aumento del numero di passeggeri. Quello del caro prezzo dei traghetti allora forse non è più un tema. Allo stesso tempo ci sembra che una cabina per quattro rimanga una scelta non alla portata di tutti, considerando che l’opzione “passaggio ponte” o poltrona potrebbe non essere l’ideale per una famiglia con bambini piccoli a causa della normale confusione di una nave che ospita molte persone, delle luci costantemente accese e della (non molto normale) aria condizionata sparata al massimo livello.
Turismo in Sardegna: strutture ricettive
Come ha detto ad Affaritaliani.it il Presidente Manca, in Sardegna si possono trovare valide strutture anche a prezzi contenuti. È il caso del Residence Costa Ruja (Marina di Portisco, Costa Smeralda) che si contraddistingue per un ottimo rapporto qualità prezzo. Gli appartamenti, immersi nel verde e con vista mare, sono tutti dotati di angolo cottura, elemento fondamentale per una famiglia. Altro punto di forza della struttura è la vicinanza alla spiaggia Rena Bianca (raggiungibile a piedi o con la navetta) e la comodità nel muoversi verso i principali lidi sabbiosi della costa. Il personale è cortese e cordiale, e nutre nei confronti dei piccoli ospiti attenzioni speciali.
Turismo in Sardegna: ristoranti e divertimenti
Per quanto riguarda bar, locali e ristoranti, la Costa Smeralda è forse più attenta a un pubblico di giovani e di coppie senza figli. Strano però che nell’unico bar della spiaggia frequentata soprattutto da famiglie ci siano solamente due seggioloni a disposizione e ancor più strano (e spiacevole) che in uno dei ristoranti di Cannigione, la località più baby oriented della zona, per mangiare si faccia aspettare un’ora e mezza una famiglia con bambino di due anni e, una volta serviti i ravioli, espressamente chiesti per il piccolo, si scopra un’eccessiva dose di pepe, peperoncino e aglio.
Uno dei modi più affascinanti di scoprire il golfo di Arzachena è via mare. Sono numerose le agenzie che organizzano escursioni di tutti i tipi e per tutti i target. Con i bambini piccoli, alle romantiche crociere in barca a vela è meglio preferire imbarcazioni più strutturate, che possano accogliere un passeggino e che permettano le scorribande dei piccoli lungo i corridoi della cabina. Da questo punto di vista la scelta di un’escursione con il Consorzio del Golfo potrebbe rivelarsi la più azzeccata, se non fosse per la completa mancanza di attenzione da parte di tutto il personale nei confronti del bambino più piccolo a bordo, al quale è stato servito il pasto fra gli ultimi scatenando la sua più che ovvia frustrazione e che non ha mai goduto in nessun caso dei privilegi che solitamente in questi contesti vengono dedicati ai passeggeri della sua età.
Turismo in Sardegna: Costa Smeralda, ancora spazio di intervento per le famiglie con bambini piccoli
Non si dubita che in altre zone e situazioni le famiglie vengano maggiormente prese in considerazione. Dispiace che una zona come quella del nord est, che dal punto di vista paesaggistico ben si presterebbe ad essere tra le più baby friendly della Sardegna, perda una fascia di pubblico interessante a causa della mancanza di strutture adeguate a supportare il turismo di famiglie con bambini piccoli.
Il rischio, in tutta Italia e non soltanto in Sardegna, è che le famiglie vengano in qualche modo ghettizzate. Come se ad esse dovessero essere dedicati servizi esclusivi e targhettizzati. Le famiglie dovrebbero invece essere trattate come tutti gli altri turisti, godere degli stessi servizi ma in modo flessibile e adeguato alle loro esigenze.