Cartolarizzazioni: un confronto fra USA e Europa
Negli Stati Uniti una quota preponderante del finanziamento alle imprese è assicurata dai mercati e dallo shadow banking (istituzioni finanziarie che agiscono come banche, ma non sono regolate come le banche). Con le PMI (piccole medie imprese) si rileva viceversa una situazione sostanzialmente simile a quella italiana: sono le banche “tradizionali” locali e regionali la fonte prevalente di credito.
Negli USA un importante elemento è intervenuto, dopo la grande crisi finanziaria: l’attivazione di nuovi, più sicuri, modelli di cartolarizzazione, gli ABS Asset Backed Securities, che sui mercati non sono di per sé elementi perversi e pericolosi, anzi possono viceversa rilevarsi uno strumento efficace di raccordo e di sinergia tra mercati e intermediari. Ricordiamo che la cartolarizzazione dei crediti (securization in inglese) è un’operazione finanziaria che consiste nella cessione di un portafoglio di crediti o altre attività finanziarie indivise, trasformandole in una attività divisa e vendibile, cioè a dire in titoli “cartacei” o virtuali.
Il sostegno delle PMI negli USA
Autorità, banche e mercati hanno così favorito la ripresa economica con interventi imperniati su schemi di cartolarizzazione innovativi nel contesto TARP (Troubled Asset Relief Program) attivato nel periodo 2009-2013: il governo americano si è posto come controparte dell’acquisto di pacchetti più rischiosi, i problem loans. Inoltre le GSE (Government Sponsored Enterprises) Fannie Mae e Freddy Mac hanno acquistato fino al 70% dei crediti con il supporto di garanzie concesse dalla SBA (Small Business Administration).
Queste operazioni hanno liberato capitale per il sostegno del credito a famiglie e PMI da parte delle banche regionali e locali, evitando condizioni di credit crunch (stretta del credito o inasprimento improvviso delle condizioni dell’offerta di in grado di accentuare la fase recessiva.)
Le PMI in Europa
In Europa si è privilegiata la strada dell’accesso diretto delle imprese ai mercati finanziari per capitale e obbligazioni. In particolare molto è stato fatto in Italia lungo la strada dei “minibond”, ma ancora il fenomeno è molto limitato. È urgente creare in Europa condizioni per un ruolo efficace ed efficiente del mercato per i prestiti bancari legati alle cartolarizzazioni. Sul fatto che gli ABS Asset Backed Securities, rivolti in primo luogo a securitizzazioni di alta qualità, debbano essere vitalizzati in Europa si è anche espresso il Presidente della BCE Draghi, in particolare per superare le conseguenze del deleveraging cattivo (riduzione del livello di indebitamento delle istituzioni finanziarie) che hanno contribuito alla prolungata recessione in Europa. La BCE ha inoltre espresso l’orientamento all’acquisto di ABS “di qualità” e ha indicato il passaggio a una prima fase operativa. Il mercato richiede regole e condizioni di contorno che solo le autorità possono creare e assicurare. La BCE sarebbe chiamata a svolgere un ruolo chiave, sia per ingegnerizzare il sistema, sia per contribuire direttamente alla sua operatività.
Un vero nuovo mercato
Partendo da una comune infrastruttura di base sicura, con i necessari adattamenti, gli schemi di securitizzazione potrebbero essere anche modulati per i prestiti non performing sulla base di meccanismi di mercato, attivando idonee garanzie - a livello della Commissione, della BEI (Banca Europea per gli Investimenti), delle banche pubbliche di sviluppo e dei governi nazionali. La premessa per avviare un modello di successo è dar vita a un vero nuovo mercato su base europea con l’impacchettamento di prodotti sicuri, relativamente semplici da valutare e ai quali assegnare rating affidabili.
D’altra parte lo stesso sistema delle banche centrali interverrebbe acquistando questi prodotti finanziari per contribuire allo sviluppo del mercato e per dare un immediato sostegno alle banche, a fronte di impegni precisi a concedere nuovi prestiti.
Torneremo sul ruolo delle banche regionali e locali negli USA in un prossimo articolo.
Paolo Brambilla