Austria, elezioni a ottobre: destra xenofoba al 30%. L'Europa torna a tremare
Il 15 ottobre l'Austria torna al voto dopo la "rivoluzione nera" del popolare Sebastian Kurz. E l'Ue torna a tremare: l'estrema destra è data oltre il 30%
Austria, elezioni anticipare il 15 ottobre. L'Europa trema ancora
Domenica 15 ottobre in Austria si voterà per un nuovo parlamento. Si tratta di elezioni anticipate di un anno rispetto alla naturale scadenza a seguito del crollo della Grosse Koalition, ossia l'accordo tra la Spoe (partito Socialdemocratico) ed Oevp (partito del Popolo). La rivoluzione nera, condotta dal 30enne ministro degli Esteri austriaco Sebastian Kurz che da domenica scorsa è anche nuovo leader dei popolari, ha portato alle nuove elezioni. A far scoppiare una crisi già latente del governo del cancelliere Christian Kern erano state le dimissioni del vicecancelliere Reinhold Mitterlehner.
La destra xenofoba data a oltre 30%: può entrare nel governo
Kurz alle elezioni si presenterà con un suo partito, senza simbolo, la Liste Sebastian Kurz - die neue Volkspartei (Lista Sebastian Kurz - il nuovo partito del popolo, la traduzione in italiano). Stando ai sondaggi, le elezioni anticipate potrebbero favorire la Fpoe, partito della destra xenofoba che sta guadagnando sempre più consensi con oltre il 30% dell elettorato. Il partito delle destra populista dell ex leader Joerg Haider, attualmente è guidato da Heinz Christian Strache. Tra Kurz e Strache c'è un filo comune molto forte, l applicazione dei controlli ai confini esterni dell Unione Europea ma soprattutto la politica sui respingimenti dei migranti.
'Rivoluzione nera' in quattro giorni, a ottobre elezioni
La causa scatenante che ha portato a nuove elezioni è la fine della Grosse Koalition. Il matrimonio tra la Spoe, il partito Socialdemocratico, e la Oevp, il partito del Popolo, è fallito e rischia di portare qualche conseguenza all'Unione Europea. La "rivoluzione nera" - chiamata così per il colore del partito dei popolari - è scoppiata quando a sorpresa il vicecancelliere e segretario della Oevp ha annunciato le dimissioni sia dal governo che dal partito. Motivo? L'essere messo in discussione dalla frangia destra del suo partito. La crisi di governo era già latente da tempo ed è scoppiata principalmente su come rilanciare l'economia in Austria e sulla problematica dei migranti.
Chi è Sebastian Kurz, nuovo leader dei popolari
A sfruttare la situazione è stato Sebastian Kurz, il 30enne ministro degli Esteri che solo pochi giorni dopo è diventato nuovo leader del partito popolare conservatore. Viennese del distretto di Meidling, figlio di una coppia di insegnanti, Kurz iniziò la sua carriera politica ad appena sedici anni quando diventò presidente della sezione giovanile della Oevp fino ad essere nominato, nel dicembre del 2013 a 27 anni di età, ministro degli Esteri austriaco, il più giovane della storia. Quella di Kurz molto probabilmente sarà una campagna elettorale contro l'apertura delle frontiere dell'Unione Europea ai migranti imposta dalla Germania e conseguentemente stabilire nuove regole per controllare efficacemente i confini europei.