Austria crocevia del futuro Ue: Kurz avvicina Putin e mette in crisi la Merkel
Dopo due decenni nell'ombra l'Austria torna al centro della politica europea e internazionale grazie a Kurz. E guiderà il semestre Ue che parte a luglio
AUSTRIA, STORICO CROCEVIA TRA OVEST E EST
C'è stato un tempo in cui Vienna era il crocevia dei destini della geopolitica mondiale. La sua posizione geografica l'ha resa il punto cruciale dei rapporti più meno sotterranei tra i due blocchi. Centro dello spionaggio internazionale, teatro di trame più o meno inconfessabili dei servizi segreti di Stati Uniti e Unione Sovietica, nonché dei doppi o tripli giochi degli agenti Cia, Kgb e degli alleati di una o dell'altra parte.
PER 25 ANNI VIENNA NELL'OBLIO
Dopo la caduta del Muro di Berlino, l'Austria sembrava caduta nell'oblio. La Germania unita ha iniziato a macinare successi economici e il vicino, storicamente ingombrante, è diventato soffocante. Vienna per oltre 20 anni è apparso un semplice sparring partner del protagonista tedesco, un mero comprimario del centro decisionale di Berlino che condizionava la politica europea. Ora però sembra tutto cambiato.
DAL 1° LUGLIO AUSTRIA ALLA GUIDA DEL CONSIGLIO EUROPEO
L'Austria che si appresta a prendere la presidenza di turno del semestre europeo che comincia il prossimo 1° luglio è completamente diversa. Il vento è cambiato. E lo ha fatto in maniera fragorosa. L'arrivo di Sebastian Kurz come primo ministro, al di là delle valutazioni personali sul suo operato politico, ha certamente dato una forte svolta alla paludata politica austriaca.
KURZ RIPORTA L'AUSTRIA AL CENTRO DELLA POLITICA INTERNAZIONALE
OItre alle tematiche interne, Kurz sta dando una svolta importante sulla politica estera. L'Austria è tornata al centro della scena politica e diplomatica europea e internazionale, riscoprendo la sua vocazione di porta sull'Est. Kurz ha lanciato negli scorsi giorni "l'asse dei volenterosi" con Matteo Salvini e il ministro degli Interni tedesco Horst Seehofer, in aperto scontro con Angela Merkel. Una mossa che può davvero cambiare i rapporti di forza all'interno dell'Unione europea, modificandone anche le politiche su una serie di questioni, in primis i migranti.
IL RIAVVICINAMENTO TRA AUSTRIA E RUSSIA
Non può certo passare inosservato che il primo viaggio in Europa di Vladimir Putin dopo diverso tempo sia stato proprio in Austria. Lo scorso 5 giugno il presidente russo, appena rieletto, ha incontrato proprio Kurz a Vienna. Un segnale importante che chiarisce due cose. Da una parte la Russia individua nell'Austria la propria testa di ponte per tornare ad avere rapporti positivi con il Vecchio Continente. Dall'altra parte dimostra che Vienna è orientata verso Mosca e propone anche la rimozione delle sanzioni.
KURZ METTE LA MERKEL IN DIFFICOLTA'
La ritrovata centralità dell'Austria sta mettendo in difficoltà in particolare Angela Merkel. Lo sparring partner è uscito dall'ombra e ora la cancelliera deve ricalibrare i rapporti con Vienna, ma parte svantaggiata come dimostra il dialogo privilegiato di Kurz con Seehofer. Un dialogo che sta mettendo la Merkel nell'angolo, ponendo persino in dubbio la tenuta del suo governo. E ora Vienna ha un'occasione importante: il semestre di presidenza del Consiglio europeo, durante il quale potrà provare a incidere con forza sulla nuova rotta dell'Ue.