Affari Europei
Brexit, bocciato l'accordo May-Ue. Verso nuove elezioni: che cosa succede ora
Brexit: 242 voti a favore dell'accordo e 391 contrari. Verso nuove elezioni. Ecco che cosa succede ora
Nuova sonora sconfitta sulla Brexit per la premier britannica, Theresa May. I deputati a Westminster hanno bocciato l'accordo di divorzio dall'Ue, da lei siglato con Bruxelles, 242 a favore e 391 contro. A meta' gennaio, sul primo accordo siglato da May con i negoziatori Ue, votarono contro 202 deputati britannici. La sconfitta stavolta e' piu' pesante di quanto si attendesse.
Brexit: May, mi spiace, domani si vota su 'no deal'
"MI spiace profondamente, domani si votera' sull'uscita del Regno Unito dall'Europa senza accordo": questo il commento della premier Theresa May, subito dopo la sonora sconfitta del suo piano di uscita dall'Ue, a Westminster. La premier ha lasciato liberta' di coscienza ai Tory, ma ha ricordato che la questione e' di "fondamentale importanza".
Brexit: May, Westminster decida se vuole proroga o secondo referendum
I deputati della Camera dei Comuni ora devono decidere se vogliono la revoca dell'Articolo 50 (e dunque una proroga dell'uscita dall'Ue, al momento fissata al 29 marzo) oppure un secondo referendum, come ha detto la premier. May si e' impegnata a cercare di ottenere la proroga dell'uscita dall'Ue qualora Westminster dovesse votare in tal senso (un voto e' previsto tra domani e dopo).
Brexit: Corbyn, piano May e' morto, forse dovremmo andare al voto
L'accordo sulla Brexit raggiunto in extremis dalla premier britannica Theresa May e' "chiaramente morto", ora i deputati di Westminster si devono unire intorno alla proposta avanzata dai laburisti per l'uscita del Regno Unito dall'Ue. Cosi' il leader del Labour, Jeremy Corbyn, ha reagito alla Camera dei Comuni di fronte alla seconda sconfitta della May, sottolineando anche che forse ora si dovrebbe andare a nuove elezioni.
Brexit: Ue "delusa, fatto tutto il possibile per trovare accordo"
"Ci dispiace per il risultato del voto di stasera e siamo delusi che il governo britannico non sia stato in grado di assicurare una maggioranza sull'accordo di uscita concordato da entrambe le parti a novembre". Lo ha dichiarato un portavoce del presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, commentando la sonora sconfitta della premier britannica, Theresa May, a Westminster, la seconda dopo quella del 15 gennaio. "Da parte europea, abbiamo fatto tutto il possibile per raggiungere un accordo. Visto le assicurazioni aggiuntive fornite a dicembre, gennaio e anche ieri, e' difficile vedere cosa altro possiamo fare", ha continuato il portavoce. "Se c'e' una soluzione all'attuale impasse, puo' essere trovata solo a Londra".
BREXIR, ECCO CHE COSA SUCCEDE ORA
1. mercoledì nuovo voto in parlamento che stabilirà se il Regno Unito dovrebbe lasciare comunque l'Ue anche senza un accordo
2. se, come prevedibile in quel caso, il parlamento votasse no a un'uscita senza accordo, giovedì si terrebbe un altro voto per l'estensione ufficiale dell'articolo 50 e dare tempo a nuove negoziazioni
RISCHIO NO DEAL, IPOTESI SECONDO REFERENDUM
Ora prende il rischio di un "no deal", vale a dire di una "hard Brexit" senza accordo è sempre più concreto, con tutte le pericolose conseguenze del caso. L'ue ha più volte ribadito che non ci sarà nessuna transizione. E non è del tutto da escludere l'ipotesi di un nuovo referendum.
BREXIT, SEMPRE PIU' PROBABILI NUOVE ELEZIONI. E I BRITANNICI RISCHIANO DI DOVER VOTARE ALLE EUROPEE
Prende sempre più corpo l'ipotesi di andare subito a nuove elezioni. Si tratta tra l'altro di un'ipotesi appetibile per la May viste le recenti difficoltà dei laburisti con la fuoriuscita di diversi deputati e le accuse di anisemitismo. Le elezioni potrebbero anche essere l'occasione per la May per allineare i tories sulla questione Brexit.