Brexit, l'invito di Boris Johnson agli euroscettici: "Unitevi alla sterlina"

BORIS JOHNSON: "L'ITALIA VUOLE LA STERLINA? NON VI FERMEREMO"

Dopo la Brexit la Gran Bretagna prova a diventare il polo di attrazione alternativo a Bruxelles. Almeno stando a quanto detto, tra il serio e il faceto, da uno dei più importanti politici britannici. "Se vi vorrete unire alla sterlina non vi fermeremo". Lo ha detto il ministro degli Esteri della Gran Bretagna Boris Johnson, a Siena per l'annuale convegno italo-inglese, ai giornalisti che gli chiedevano quale tra sterlina ed euro fosse la moneta migliore. Johnson dopo aver risposto con una battuta è salito nell'aula magna dell'università di Siena per partecipare all'inaugurazione dell'annuale convegno italo-inglese che si è svolto a porte chiuse così come si svolgeranno a porte chiuse i lavori del convegno che si trasferiranno alla Certosa di Pontignano, nella campagna senese. Una boutade rivolta agli euroscettici che però nasconde la volontà della Gran Bretagna di non chiudersi in se stessa e anzi offrire vie d'uscita alternative a chi non ne può più di Bruxelles.

IN BORSA LA STERLINA PERDE SU EURO E DOLLARO

Ma nel frattempo in Borsa le cose non vanno così bene per la moneta dei sudditi di Sua Maestà. La sterlina è scivolata ulteriormente rispetto a euro e dollaro dopo che la Bank of England ha lasciato i tassi invariati ma dando segnali di una ulteriore riduzione del costo del denaro entro la fine del 2016. Le ultime minute della Boe hanno infatti mostrato che la maggior parte dei membri del comitato di politica monetaria prevede un taglio dei tassi nelle prossime riunioni.La sterlina è scesa oggi fino a 1,318 dollari oggi, per poi recuperare a 1,32 dollari, mentre contro l'euro è scivolata dello 0,2% a 85,12 pence.