Affari Europei

Elezioni in Gran Bretagna, testa a testa May-Corbyn. L'analisi

Elezioni in Gran Bretagna, Theresa May in testa nei sondaggi, ma perde terreno rispetto al rivoluzionario Corbyn

 

Doveva essere una passeggiata e invece queste elezioni britanniche si stanno rivelando un vero boomerang per Theresa May. Il premier inglese aveva chiesto alla Regina di sciogliere il Parlamento in anticipo rispetto alla scadenza naturale della legislatura rassicurata dai 20 punti di vantaggio sul partito rivale, il Labour di Jeremy Corbyn. Ma oggi i sondaggi danno i conservatori in vantaggio di una manciata di punti. E il voto sulla Brexit ha insegnato che gli elettori britannici nel segreto dell'urna sono imprevedibili.

May, il premier 'fragile e insicuro'

Si é presentata agli elettori come il premier 'forte e stabile'. La donna giusta per guidare il paese in un momento difficile, tra il rischio terrorismo e la trattativa con l'Unione europea sulla Brexit. Eppure agli elettori britannici l'ex ministro dell'Interno é apparsa invece fragile e insicura. Una bordata é arrivata dal partito laburista dopo gli attacchi terroristici di Londra e Manchester. Corbyn ha sottolineato come fu il premier May, da ministro dell'Interno, a tagliare i fondi per la polizia. Una accusa a cui Downing Street non ha saputo rispondere e che ha causato un vero moto di rabbia tra gli elettori.

L'amicizia con Trump non piace agli inglesi

Alcuni paragonano Theresa May ad Angela Merkel, ma mentre la seconda disprezza apertamente Donald Trump, May sembra appoggiarlo in ogni cosa. Questo atteggiamento ha irritato assai gli elettori britannici a cui il magnate americano non piace granché, specie da quando ha deciso di fare un passo indietro dal trattato di Parigi sul Clima. Certo, May probabilmente taglierebbe i ponti con l'inquilino della Casa Bianca, se non fosse che in vista della Brexit l'unica speranza per Londra di non andare in recessione é stringere un accordo commerciale proprio con gli States.

Corbyn il socialista che piace agli inglesi

E a sorpresa a mettere nel sacco Theresa May potrebbe essere Jeremy Corbyn, il segretario del partito laburista che per anni ha incarnato l'ala massimalista del Labour, qualla anti-Blair. Socialista dichiarato, contrario alla guerra e alle armi atomiche, Corbyn ha una lunga storia come difensore delle cause perse. Non ha la macchina, gira solo in bici. Ha un gatto e due ex mogli. E' vegetariano e odia i dolci. Insomma, non il prototipo dell'inglese, ma é la sua agenda politica a piacere alla base.

La classe media inglese attratta dal sogno socialista

A piacere alla middle class britannica é infatti il rassicurante messaggio di uno stato sociale che assista il cittadino dalla culla alla tomba. Nulla di nuovo per la patria del welfare state. Ma il fatto di riproporre questa ricetta piace agli inglesi che, nonostante si siano ripresi egregiamente dalla crisi, vivono in uno stato di tensione continua causato dalla prospettiva della Brexit, da una societá estremamente competitiva e dal terrorismo.