Macron, ora le legislative. Verso una grande coalizione coi repubblicani
En Marche! in testa nei sondaggi per le elezioni legislative. Ma Macron potrebbe essere costretto a nominare un premier repubblicano
MACRON, DOPO L'ELISEO CI SONO LE LEGISLATIVE
Fatto trenta Emmanuel Macron proverà a fare anche trentuno. Il nuovo presidente della Francia ha raggiunto l'Eliseo ma le sfide elettorali per il giovane leader del movimento En Marche! non sono finite, anzi. Tra poche settimane, infatti,s i terranno le elezioni legislative. Un appuntamento spesso snobbato e dimenticato in confronto alle elezioni presidenziali ma che potrebbero risultare decisive sull'effettiva politica messa in campo nei prossimi anni dal neo presidente.
MACRON COSTRETTO ALLA COABITAZIONE CON UN PREMIER REPUBBLICANO?
È possibile che il futuro presidente sia favorito da un effetto trainante e ottenga la maggioranza parlamentare. Ma la cosa non è' scontata, anzi. Non bisogna dimenticare che Macron non ha alle spalle un grande partito ma un movimento nato solamente da pochi mesi. E dunque resta sul campo la possibilità più che concreta che Macron non possa godere di una maggioranza parlamentare. Considerando la triste irrilevanza politica del partito socialista, è dunque ampiamente possibile una maggioranza di centro destra nella prossima assemblea con Macron potrebbe in sostanza essere costretto alla coabitazione con un premier espresso dai Républicains, in sostanza a una forma di “grande coalizione” alla francese.
Francia: movimento En Marche! in testa nei sondaggi legislative
Ma negli ultimi sondaggi sulle legislative dell'11 e 18 giugno prossimi in Francia si fa comunque sentire l'effetto Macron: il movimento En Marche e' in cima alle intenzioni di voto, davanti ai partiti tradizionali. Si sono appena chiusi i seggi delle elezioni presidenziali, e già circolano i sondaggi sul prossimo voto per l'Assemblea nazionale francese, sondaggi che confermano la dinamica messa in modo dal nuovo presidente e dal suo movimento. Del resto Macron, proprio nel suo discorso post-vittoria, sulla spianata del Louvre, ha fatto chiaramente appello ai francesi, dicendo di aver di nuovo bisogno del loro aiuto, tra sei settimane, per "cambiare la maggioranza". Secondo un sondaggio Kantar Onepoint-Sofres, pubblicato da Bfmtv, En Marche! è accreditato del 24% delle intenzioni di voto. Il sondaggio e' stato realizzato tra il 4 e il 5 maggio e chiedeva agli intervistati di pronunciarsi per un movimento, e non un candidato. Dietro En Marche!, la destra gollista, Les Republicains, accreditata del 22% e il Front National con il 21%. Dietro di loro, France Insoumise, scelto dal 15% delle persone, dinanzi al Partito socialista (9%) ed Europa Ecologia i Verdi (Eelv), al 3,5%. Da notare che il 45% degli intervistati dice che non e' certo che andrà a votare o preferisce astenersi. Una conferma dal sondaggio realizzato il 4 e il 5 maggio da Ifop-Fiducial: in testa En Marche" con il 22%, subito dietro al 20% Les Republicains e il Front National, ex aequo. La France Insoumise al 16%, i socialisti al 9% e gli ecologisti di Eelv al 3%.