Affari Europei
Gentiloni salvato da Berlusconi. Il Ppe convinto a dare il via libera

Il Ppe si stava preparando a impallinare Gentiloni. Poi la retromarcia, su imbeccata di Berlusconi...
Consenso ampio e via libera alla nomina a commissario all'Economia della squadra von der Leyen. Paolo Gentiloni supera l'esame del Parlamento e ottiene l'investitura piena per sostituire Pierre Moscovici sulla poltrona di 'guardiano dei conti' degli Stati membri della Ue. Al termine di una seduta senza scosse, e senza le 'imboscate' dei rigoristi nordici che qualcuno temeva alla vigilia, l'ex presidente del Consiglio incassa dalla commissione Econ il biglietto per palazzo Berlaymont con un margine netto, che lascia fuori solo i sovranisti di Identita' e Democrazia, il gruppo della Lega, e la sinistra radicale della Gue.
IL PPE CONTRO GENTILONI, POI LA RETROMARCIA
Ma a dire la verità il Ppe aveva annunciato tempesta. La retromarcia del Ppe è evidente se si confrontano la bordata sparata su Twitter nel primo pomeriggio dal coordinatore del Ppe, il tedesco Markus Ferber, e le dichiarazioni dello stesso Ferber nel comunicato finale del Ppe. "Per due ore - aveva scritto Ferber su Twitter - Paolo Gentiloni non ha risposto a nessuna domanda. E' un vero politico, ma questo non è abbastanza per diventare commissario". Da notare che il coordinatore del Ppe aveva posto la prima domanda al commissario designato, sulla riforma del Patto di Stabilità Ue. Gentiloni aveva dato delle risposte sulla necessità di spingere la crescita, e di concedere flessibilità agli investimenti "verdi" e per la coesione, che non devono essere piaciute granché all'eurodeputato tedesco.
IL PPE VOTA A FAVORE DI GENTILONI
Ma alla fine un comunicato stampa sull'audizione di Gentiloni annunciava che "il gruppo del Ppe approverà condizionatamente la sua nomina a commissario". E riportava una dichiarazione dello stesso Markus Ferber, che riprendeva solo una parte del precedente tweet, correggendolo sostanzialmente: "È chiaro che Paolo Gentiloni è un politico esperto. Anche se ci dispiace per la vaghezza delle sue risposte, possiamo approvarlo, tutto considerato". Il comunicato continua poi sottolineando che "nel corso dell'audizione, il gruppo Ppe ha insistito sull'importanza di rafforzare il Patto di Stabilità e Crescita e di farlo rispettare indiscriminatamente".
DECISIVO IL RUOLO DI SILVIO BERLUSCONI?
A risultare decisivo potrebbe alla fine essere stato nientemeno che Silvio Berlusconi. "Naturalmente noi sosteniamo Gentiloni come italiano, che può essere nella Commissione anche riguardoso di tutti i problemi dell'Europa, ma avendo come primo input la difesa degli interessi dell'Italia", ha dichiarato il leader di Forza Italia che ha così dimenticato l'opposta militanza politica del commissario proveniente dal Pd.