Germania, Angela Merkel inizia i negoziati con Schulz.Ma il suo futuro è in Ue

Germania: avviati i negoziati per il nuovo governo Merkel con Spd

La Germania si prepara ad una riedizione della Grosse Koalition. Secondo quanto sostenuto dal settimanale Focus, l'incontro tra il Presidente della Repubblica, Frank-Walter Steinmeier, AngelaMerkel (CDU), Martin Schulz (SPD) e Horsrt Seehofer (CSU, 'sorella' bavarese della CDU) avrebbero portato alla redazione di un calendario di massima per la formazione di un continuo di un governo formato dall'Unione Cdu/Csu e i social-democratici, come quello uscente.

Il calendario degli appuntamenti

Ora Schulz incontrerà i vertici del suo partito per riferire dell'incontro. Lunedì 4 sarà invece il turno di Seehofer e della CSU. Tra il 7 e il 9 dicembre l'SPD sara' impegnato in un congresso di partito che, oltre a confermare - come sembra - Schulz suo presidente, decidera' se affidargli il mandato di contrattare l'entrata ufficiale nel governo, appoggiarlo esternamente o invocare nuove elezioni. Il 15 e 16 dicembre la CSU si ritroverà a Norimberga per un congresso per scegliere il candidato da presentare alle elezioni regionali dell'autunno 2018 e per le quali lo stesso Seehofer sembra in svantaggio rispetto a Markus Soeder, attuale Ministro delle finanze del Land e considerato lontano da Angela Merkel. Se CSU e SPD appoggeranno la cosiddetta "GroKo" (Grosse Koalition) Angela Merkel avrà solo un paio di giorni, ovvero il 19 dicembre, per non superare il record stabilito nel 2013 di 86 giorni di attesa per la formazione di nuovo governo.

Ma il futuro di Angela Merkel può essere l'Europa

Nel frattempo iniziano a circolare voci sul futuro politico di Angela Merkel. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, infatti, da settimane a Bruxelles circola un'idea ambiziosa, quella di avere la Merkel alla guida dell'Unione europea. In molti la vedono nuovo presidente del Consiglio europeo dopo Donald Tusk. Il mandato del polacco scade nel 2019 e la cancelliera potrebbe allora restare alla guida del governo tedesco, sempre se riuscisse a formarne uno, per due anni, con una politica europeista, prima di passare a Bruxelles e riformare l'Ue. Un progetto che rilancerebbe l'Ue alla grande.