Affari Europei
John Cridland (CBI) ad Affari: discriminazione sul lavoro? "E' inconscia"
Di Emy Muzzi da Londra
Il Primo Ministro David Cameron ha messo in evidenza una grave ingiustizia che esclude persone dal processo di selezione per un posto di lavoro a causa del loro cognome o appartenenza etnica. Cameron ha sottolineato che non discriminare non solo è una questione di giustizia ma anche di efficienza delle compagnie.
Le compagnie britanniche sono davvero così discriminatorie?
E’ rilevante che il primo ministro abbia messo in evidenza il problema; Cameron è determinato nel difendere la multiculturalità della Gran Bretagna. E’ chiaro che il fenomeno esiste. Ci sono purtroppo dati e prove che una certa percentuale di persone non viene selezionata per un’intervista per un posto di lavoro a causa del proprio cognome, o appartenenza culturale o background etnico o sociale”.
Si tratta di una discriminazione conscia o inconscia?
“Io penso sia inconscia, ma il tempo e i dati diranno se sia volontaria o meno, ma la principali compagnie della Gran Bretagna sono determinate a non fare discriminazioni e guardare e valutare solo l’esperienza e le capacità di una persona senza giudicare nessuno dal proprio cognome”.
Si è parlato, anche oggi qui alla conferenza di membership UE e possibile Brexit, eppure le prospettive future in termini di import/export sono di fatto determinate dal TTIP. Il Regno Unito sembra sospeso tra TTIP (per via del problema Membership Europea) e fuori dalle dinamiche economiche degli Stati Uniti...
“La Gran Bretagna come major partner e principale investitore straniero degli Stati Uniti ha molto da guadagnare: attraverso il TTIP potrà accedere and un mercato di 800milioni di consumatori. D’altra parte gli Stati Uniti sono il principale investitore straniero del nostro paese. Di fatto la conclusione dei termini del TTIP è la linea di definizione del mandato Obama, prima che Obama lasci la Casa Bianca”.
La Cina come nuova superpotenza economica è ormai dietro l’angolo. Prima persino nella produzione di energia rinnovabile. Potremo mai competere? Come ha vissuto e lei personalmente la visita ufficiale a Londra del presidente Xi?
“La superpotenza emergente è chiaramente la Cina. Ho avuto il privliegio di una cena ufficiale con il presidente Xi. Mi ha colpito il suo discorso in cui ha parlato del suo amore per Shakespeare. Xi ha forti legami con l’Europa e con il Regno Unito in quanto Europa. La visita di Xi ha dimostrato rispetto ed apertura per gli anni avvenire”