Lavoro in Ue, un giovane su tre lo trova entro 6 mesi con Garanzia giovani
Un giovane europeo su tre trova lavoro sei mesi dopo aver usufruito della "garanzia giovani", lo speciale programma dell'Ue lanciato tre anni fa per rilanciare l'occupazione nella fascia di popolazione sotto i 25 anni di eta'. E' quanto emerge dal rapporto della Commissione europea sui risultati ottenuti a tre anni dal lancio dell'iniziativa. In media, il 35,5% degli under 25 che hanno partecipato al programma nel 2015, ha fatto il suo ingresso nel mondo del lavoro sei mesi dopo essere uscito dallo schema Ue. Un tasso di assorbimento pari quasi al doppio in Italia (64,1%), dove praticamente due giovani su tre trovano hanno trovato un lavoro dopo il periodo di avviamento Ue.
Pse, Ue aumenti i fondi per garanzia giovani
Garanzia giovani ha avuto risultati positivi sull'occupazione europea negli ultimi tre anni: perche' quindi non rafforzarla aggiungendo fondi, anziche' ridurli come programma di fare la Commissione europea? E' quanto si chiede il partito socialista europeo, dopo che oggi la Commissione europea ha presentato il rapporto sui primi tre anni dell'iniziativa. "La linea del commissario Thyssen e' per lo meno sorprendente: dice che il piano ha avuto successo ma nonostante cio' intendono ridurre i finanziamenti - sottolinea in una nota il presidente del Pse Sergei Stanishev - Noi, al contrario, pensiamo che si dovrebbe aumentare il finanziamento dello strumento fino a 20 miliardi, cosi' i giovani che ne hanno bisogno possono beneficiare della Garanzia in questa crisi di lunga durata".
Benifei: Garanzia giovani puó funzionare se migliorata
“Finalmente abbiamo accesso alla più completa analisi disponibile su Garanzia Giovani”, ha dichiarato Brando Benifei, eurodeputato Pd e copresidente dell’Intergruppo Giovani del Parlamento. “Ora potremo studiare nel dettaglio l’impatto del programma nei diversi Paesi UE. Certamente, la Commissione, che ha anche recentemente proposto di stanziare due miliardi di euro aggiuntivi per la YEI, mostra grande attenzione al tema della disoccupazione giovanile e conferma la centralità di Garanzia Giovani come strumento di contrasto al problema”.
“Al netto delle talvolta molto severe critiche ricevute in Italia - prosegue Benifei - sono lieto di riscontrare nell’analisi della Commissione una valutazione positiva del modo in cui il nostro Paese ha operato. I dati raccolti, infatti, mostrano che il 64% di coloro che hanno preso parte al programma, a sei mesi dalla sua conclusione, ha avuto accesso al mercato del lavoro o ripreso un ciclo di studi, e il 35% dei partecipanti che hanno completato una misura finanziata tramite la YEI ha trovato un impiego entro quattro settimane dal suo termine”. “Certo, la disoccupazione giovanile e la percentuale di NEETs in Italia rimangono ancora a livelli estremamente elevati, mentre preoccupano le molte segnalazioni di pratiche scorrette nell’applicazione del programma, come la scarsa qualità delle offerte; un inaccettabile ritardo nei pagamenti dei compensi; l’abuso degli incentivi da parte di alcune imprese. Garanzia Giovani deve andare avanti, ma dobbiamo migliorarla e rafforzarla”.