Mogherini a Pechino: Cina partner strategico, ma rimane il nodo commercio
Mogherini in missione a Pechino per consolidare l'asse Cina-Unione europea. Ma rimane il nodo commercio e lo status di economia di mercato per Pechino
Le crisi in Siria e Afghanistan e il riaccendersi della tensione in Corea del Nord pesano nello scenario globale per Cina e Unione Europea, che oggi a Pechino hanno tenuto il settimo dialogo strategico bilaterale e riaffermato l'impegno comune sulla lotta ai cambiamenti climatici e contro il protezionismo commerciale.
Cina ed Europa alleati strategici
In tempi complessi come quelli attuali, ha dichiarato l'Alto Rappresentante per le Politiche Estera e di Sicurezza dell'Unione Europea, Federica Mogherini, "la cooperazione tra Unione Europea e Cina non e' mai stata cosi' importante". La relazione tra Bruxelles e Pechino e' "una delle piu' importanti e stabili al mondo", ha sottolineato il consigliere di Stato cinese, Yang Jiechi, il diplomatico di piu' alto livello nella gerarchia politica cinese. "Non importa come cambiera' la situazione nell'Ue", ha proseguito Yang, in un velato riferimento alla Brexit, "la Cina tiene in grande considerazione il rapporto con l'Unione Europea".
Cooperazione su Corea del Nord, Afghanistan e Siria
Cina e Unione Europea si sono dette d'accordo nel mantenere una "stretta comunicazione" sui tre scenari caldi di Corea del Nord, Afghanistan e Siria. "In molte drammatiche crisi, la Cina e' stata un'importante partner", ha sottolineato Federica Mogherini. Sulla tensione a Pyongyang, sia Cina che Unione Europea chiedono il ritorno al dialogo per evitare un'ulteriore escalation della tensione, e la denuclearizzazione della penisola. Pechino e Bruxelles hanno ribadito di essere d'accordo per una soluzione politica della crisi in Siria e nell'opposizione all'uso di armi chimiche. La crisi siriana e' "la priorita'" per l'Unione Europea, ha sottolineato Mogherini, che ha chiesto un miglioramento della situazione umanitaria e sottolineato l'importanza di sostenere il processo di riconciliazione e di ricostruzione nel Paese. "La soluzione militare non e' la via d'uscita" alla crisi, ha sottolineato il consigliere di Stato cinese. Pechino e Bruxelles devono "lavorare di piu' e insieme per il processo di pace in Afghanistan", ha sottolineato l'Alto Rappresentate Ue per le Politiche Estera e di Sicurezza.
Tra Cina ed Europa rimane il nodo del commercio
Sul commercio globale, l'Ue ha seguito "con molta attenzione" il discorso del presidente cinese, Xi Jinping, a Davos, in occasione del World Economic Forum di gennaio scorso, a difesa della globalizzazione e contro il protezionismo, ha spiegato Federica Mogherini. Il rapporto commerciale tra i due blocchi e' alimentato da un grande flusso di scambi e di investimenti, ha sottolineato Mogherini, anche se da parte cinese vengono evidenziate aree di contrapposizione, come le differenti visioni dell'articolo 15 del protocollo di adesione della Cina alla Wto, che riguarda il riconoscimento di Pechino come piena economia di mercato a quindici anni dall'ingresso nell'Organizzazione Mondiale del Commercio.
Nuovi dossier e impegni futuri
Mogherini ha ribadito l'apprezzamento europeo nei confronti della Cina per il "ruolo eccellente" giocato da Pechino nei colloqui sul nucleare iraniano del 2015 e ha aperto a tre aree di cooperazione per il futuro prossimo: la lotta ai cambiamenti climatici dopo l'accordo raggiunto in occasione della Conferenza sul Clima di Parigi del 2015; il supporto alla Wto per evitare pratiche protezionistiche; la ricerca di "sostanziali progressi" nell'intesa su un trattato bilaterale complessivo per gli Investimenti tra Cina e Unione Europea di cui ha auspicato l'arrivo gia' nel corso del prossimo Eu-China Summit che si terra' a giugno a Bruxelles.