Comprendere il mondo del lavoro è creare lavoro
Se li guardi negli occhi, capisci che qualcosa è cambiato. Per la sorpresa, la curiosità, la timidezza che li accompagna durante il road show. Ilaria e Ivan sono due ragazzi che appartengono alla Soft Skills Academy e hanno accettato di partecipare alla visita della Vanoncini Spa di Mapello.
È una grande azienda della bergamasca. Danilo d'Adda è il CEO dell'azienda che da oltre 40 anni è sul mercato come specialista della tecnica costruttiva a secco, struttura e rivestimenti. Offrono soluzioni edili innovative per garantire efficienza energetica. Danilo Dadda è anche CEO di OSM Edilizia, Open Source Management,co-organizzatore di corsi dedicati alla crescita personale, manageriale e aziendale per imprenditori e responsabili d'azienda
Per Ivan ed Ilaria è "una prima volta". Conclusi gli studi approcciano il mercato del lavoro, grazie alla Soft Skills. Incontrano il loro futuro, ancora incerto, ma già ricco di sogni, di attese, di auspici, di desideri.
È qui che incontrano due giovani, Francesca dell'ufficio marketing della Vanoncini e Michael direttore del magazzino logistica. Sono loro che fanno compiere questo primo importante passo: portare a guardare il domani due quasi coetanei, per capire se la porta temporale che hanno attraversato sia quella giusta. Trasformando una parte di mondo incognito, in una riserva di speranza in cui mettere radici.
L'incontro avviene negli uffici in cui la Vanoncini di solito organizza i propri meeting interni, e da lì comincia un giro che permetterà ai ragazzi di conoscere quale sia il ciclo produttivo, dalla progettazione alla realizzazione, dei prodotti dell'azienda.
Abbiamo raccolto allora i momenti salienti di quest'incontro. Dai primi minuti, in cui i ragazzi sono accolti, allo scambio di informazioni, alla vera e propria conoscenza di una "filosofia" d'impresa. Alla Vanoncini infatti si declina un modello sociale insieme all'idea di un'azienda.
Al suo interno i lavoratori possono, durante l'arco della giornata, portare i loro figli, oppure il loro cane. Perchè accanto al lavoro deve esserci uno spazio per la famiglia, che non viene dopo l'azienda, ma è curata insieme all'azienda. Viene modulata e proposta anche un'idea di alimentazione sana, che non ecceda con i carboidrati e che dispieghi il rapporto con il cibo a chilometro zero, affinchè si mangi sano.
In più viene alimentata anche la fame di cultura. Esiste la sala biblioteca, in cui Vanoncini invita i suoi dipendenti a leggere libri. Libri di qualunque natura, che possano poi diventare tema di dibattito durante le riunioni.
Coloro che sono disposti a riassumere i contenuti del libro, in un esercizio di public speaking, nella stessa riunione, vengono premiati con 100 Euro. Se l'esposizione del testo del libro viene fatta in inglese, allora il premio raddoppia: sono duecento euro.
Durante il road show i ragazzi visitano l'ufficio progettazione, quindi il magazzino, fino al reparto il cui il materiale viene lavorato con tecniche avveniristiche. Poi si passa agli uffici amministrativi. Accompagnati da Veronica, responsabile delle risorse umane, attraversano la dimensione materiale ma anche quella spirituale che interpreta la Vanoncini in un mercato comunque complesso e competitivo.
Ilaria ed Ivan osservano in questo modo una delle possibili strade che possono intraprendere e che comunque la vita sta mettendo loro a disposizione.
Si chiama valore, questa relazione esperienziale che coniuga all'idea della produzione anche il fattore umano come bilanciamento sistemico di un'impresa. Non può esserci profitto se l'essere umano non è considerato in tutte le sue necessità.
Spirito e materia. Idee e progetti. Uno sguardo sul futuro in cui la dimensione dell'anima non sia trascurata ma valorizzata attraverso l'occupazione. Il lavoro quindi come dimensione umana. A Mapello, situato alle pendici del Monte Canto, a dieci chilometri da Bergamo. Dove la ricchezza prodotta non è un caso. Nasce da un'idea di uomo diversa.
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Max Rigano