I nostri ragazzi sono molto corteggiati dalle aziende
La sua timidezza la misuri, uguale e contraria, all'audacia e determinazione che ha quando guida un'aula dei suoi studenti: "Che sono molto corteggiati dalle aziende", ci tiene a ribadirlo mentre riesco per qualche minuto a rapirla dalle tue incombenze nel Summer Camp della Soft Skills Academy di GenioNet, quest'anno divenuta precocemente un 'Autumn camp'
Lei si chiama Alessandra LaTerza, le sue emozioni gliele leggi dentro agli occhi, accompagnate da modi gentili e da un tono di voce che nasconde un vasto arcobaleno di emozioni.
"Perchè le competenze trasversali sono importanti?'' le domando dopo averla fatta sedere. Lei, dinoccolata e assolutamente a suo agio in un ruolo che pure non le appartiene, quello del raccontarsi dietro una telecamera, riesce però a rilassarsi e a entrare in sintonia con me.
"Perchè chi le possiede ha una marcia in più rispetto agli altri; nei fatti c'è un abisso tra chi ne sa disporre e chi invece ne è privo"
Alessandra aggiunge anche che, a fare la differenza, sono le emozioni che ciascuno fa proprie, soprattutto quando le riconosce come parte del bagaglio personale. È attraverso di esse e al lavoro che viene posto in essere per consegnarle la dignità che meritano, che maturano le competenze trasversali.
Il valore delle persone è depositato dentro la coscienza di ciascuno; e al riconoscimento che quella parte ha dentro di sè. Ecco perchè, dice Alessandra, "quando per prima me ne sono resa conto, vivendola sulla mia pelle, ho capito l'enorme portata delle competenze che definiamo laterali ma che di fatto sono il fondamento della nostra stessa identità.
E dunque, un pilastro.
"Esprimere a parole quello che sta provando", in questo si trasforma l'esperienza della Soft Skills tradotta nella quotidianetà di un ragazzo. Non ha importanza di che colore sia quella emozione o se il suo connotato sia ricondubile all'idea di "emozione negativa". Il segreto è riconoscere quell'anelito di vita che ci attraversa e lasciare che possa esprimersi al fine di riconsegnargli un'identità. Un fiume di energia che se lasciato andare e riconosciuto, ci porta a valle delle nostre radici, verso quello che siamo davvero. E vale sempre. Non solo sul lavoro.
Ecco l'intervista
Max Rigano