La forza dell'Amore

Massimo De Donno
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Affari di Genio

Ha ventiquattro anni, è calabrese, ha un sorriso solare e la determinazione di una donna che ha voglia di scommettere su se stessa. 

Elisabetta Barbieri si è laureata in marketing e comunicazione due anni fa presso l'Università Bicocca di Milano. Timida ma allo stesso tempo tenace, ha affrontato i tre anni di formazione universitaria con il temperamento di chi, accettando di venire a vivere nella brumosa Lombardia, ha lasciato la bellissima Calabria. 

Poi, poco più di due anni fa, la scelta di fare un salto nella direzione dei suoi sogni. 

Decide di cominciare il percorso per diventare formatrice a Genio in 21 Giorni.  

"Ho scoperto Genio per caso, dice, e devo ringraziare mia madre che ha insistito affinchè facessi questo corso. Già dalla prima volta ho scoperto che è uno straordinario booster".

"Riuscire a studiare in due ore quello che prima studiavo in cinque sei, essere in grado di apprendere in modo nuovo e più efficace;  sentirmi appagata e felice nell'apprendere  con la lettura veloce: non puoi che capire che soddisfazione" - aggiunge. 

Elisabetta, lo percepisci subito,  è una ragazza che sta andando oltre gli stereotipi di genere e di classe.

 Lavora, è indipendente, soprattutto però "ho imparato a essere a contatto con la mia empatia".

  "Le prime volte che partecipavo agli incontri della Soft Skills Academy, l'accademia che forma gli studenti alle competenze trasversali sul posto di lavoro, entravo cinque minuti dopo e me ne andavo appena conclusa la lezione d'aula. Non volevo avere rapporti, mi sentivo sospesa, in giudizio. Temevo il rapporto con gli altri.  Oggi invece riesco ad aprirmi e a stare con coloro che incontro: è un piacere."

Non te lo dice, ma lo capisci che è fiera di sè: "L'altro giorno un professionista di 35 anni (che lei sta seguendo come formatrice a Genio ndr") mi ha detto di aver riscoperto il piacere di leggere e studiare: posso dirti che ho pianto?" 

È quando però le chiedo cosa le ha dato e le dia Genio, che arriva forse la risposta più bella.

-  "Amore", mi dice prima di tutto, senza esitazione. 

 "L'amore per lo studio, il reinnamorarsi dei libri e di quanto possono donarci: che riflette per altro l'attuale carenza della scuola"

"Studiare, andare a scuola- dice ancora Elisabetta -  si traduce, oggi,  in uno sforzo;  è percepito come un 'peso', che genera insoddisfazione, giudizio. Invece con il metodo Genio, abbiamo ristabilito un principio: che l'amore genera amore. Quindi,  attenzione e sostegno". 

Sorride. 

Ha appena cominciato un viaggio. E non ha alcuna voglia di essere fermata. 

>> Guarda l'intervista <<

Max Rigano