Normalizzare il dolore e attraversarlo, per stare meglio

Massimo De Donno
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Affari di Genio

Ha il sole in tasca e il sorriso a portata di mano.  Lunghi capelli scuri, e un entusiasmo contagioso. Isabella Tacchino, 28 anni, fa la psicologa e si occupa soprattutto di relazioni tra genitori e figli. Da un paio d'anni lavora per Genio in 21 giorni. Sostiene soprattutto i più giovani nelle loro scelte  attraverso soprattutto una condizione di ascolto

"Credo molto nella capacità di trasferire energia e credo soprattutto nel successo come capacità di realizzare i propri obiettivi imparando da chi è più bravo. Non credo nella logica della sopraffazione, 'dell'arrivare prima', credo nella capacità di saper ascoltare. Il mio personale successo è quando riesco a fare in modo che altre persone abbiano successo"

Secondo Isabella quindi è il paradigma delle emozioni che va cambiato: "Bisogna imparare ad ascoltarle  e a normalizzarle, anche quelle che ci fanno soffrire; bisogna passarci attraverso".

Ed è sempre lei a sostenere che imparare ad ascoltare significa anche e soprattutto imparare a confrontarcisi, con le emozioni. Sicuramente la cosa più impegnativa. 

La curiosità che m'ha spinto ad intervistarla è capire perchè una giovane di 28 anni abbia deciso di cimentarsi con una realtà complessa come quella del disagio giovanile e delle relazioni con i genitori, in una società in cui tutto si consuma alla velocità della luce , comprese le emozioni che scompaiono in un lampo, pari al tempo che un dito passa su un cellulare per scrollare le immagini. Come se recependo sempre più messaggi visivi se ne diminuisse la portata e il valore.

"Più impariamo ad amare l'incertezza più apprendiamo qualcosa di nuovo e che ci completa" dice Isabella parlando della diversità come un valore. L'apprendimento infatti è quella predisposizione d'animo che ci permette di accogliere l'incognita e a farla nostra perchè possa diventare strumento di comprensione.

Come nel rapporto tra genitori e figli di cui appunto lei si occupa. "Un rapporto di vicinanza - distanza dentro un percorso di maturazione" lo definisce declinando in modo molto chiaro il significato del crescere da un punto di vista psicologico.

Le chiedo ad un certo punto se ritenga giusto che siano sottoposti ad una valutazione psicologica i giudici come proposto nella riforma della giustizia. Isabella non si scompone. 

"Purchè sia un'attività estesa anche ad altre categorie, penso alle insegnanti, aggiunge, e purchè sia estesa a diverse fasi della vita". 

>> Guarda l'intervista <<

Max Rigano